“Il muro del Brennero” oppure “ipotesi blocco totale” titolano i giornali. In caso di necessità, anche Vienna dunque avrà la sua barriera che dovrebbe provare ad arginare il flusso di migranti e rifugiati provenienti dall’Italia, che come numeri, stime e ipotesi più o meno fondate dicono in verosimile aumento nel 2016 a causa del blocco balcanico.
Nella corsa al si salvi chi può e al “mors tua, vita mea”, quella appena passata è stata la settimana dell’orgoglio austriaco. «L’Austria accoglierà solo 35mila rifugiati nel 2016» ha dichiarato il presidente socialdemocratico Heinz Fischer. E lo farà anche grazie alla barriera lunga 250 metri che filtrerà gli ingressi verso Innsbruck e il resto del paese.
Se gli arrivi da est sono calati drasticamente a partire dall’autunno (e dalla chiusura delle frontiere da parte degli altri paesi giù fino a Idomeni), la preoccupazione della Grösse Koalition al governo del paese è stoppare l’arrivo di migranti dal sud, ossia ormai solo dall’Italia.
I dati
Ma quanti sono i rifugiati che finora sono entrati in Austria? Nel 2015, il numero delle richieste d’asilo è aumentato di circa il 200% rispetto al 2014. La cifra registrata da Eurostat a fine anno è di 88.13o, rispetto ai 28mila dell’anno precedente. Questo significa che, se nella top 10 dei paesi europei con più richieste d’asilo stilata da Unhcr l’Austria nel 2014 si posizionava ottava, nel 2015 è salita al quarto posto dopo Germania, Ungheria e Svezia e di poco davanti all’Italia.
Su un gradino più su si posiziona nella graduatoria dei paesi con il numero più alto di richiedenti asilo per abitante: nel 2015, erano poco più di 1 su cento austriaci.
Nel 2015, su 21mila decisioni prese l’Austria ha risposto positivamente a 15.065. Di queste 12.590 riconoscono lo status di rifugiato secondo la Convenzione di Ginevra e 355 la protezione umanitaria. Le richieste di protezione rifiutate sono 6.050.
Se questi sono i numeri assoluti, più difficile è individuare i paesi di provenienza di chi cerca protezione. Malgrado non esistano numeri accessibili sui tassi di riconoscimento per nazionalità delle domande d’asilo in Austria, è facile mostrare come buona parte dei richiedenti provenga da “paesi produttori di rifugiati” (secondo la definizione dell’Unhcr). Quasi l’80% dei rifugiati in Austria proviene da Siria, Afghanistan e Iraq, ossia 3 paesi che hanno tassi di riconoscimento alti o molto alti.
Una stima approssimativa sulle nazionalità di chi ha ottenuto protezione in Austria può essere fatta con la media europea di risposte positive. Nell’ultimo trimestre 2015, la media Ue di riconoscimento della protezione internazionale è stata il 56% per lo status di rifugiato e la protezione sussidiaria. Una percentuale che raggiunge il 98% per i richiedenti in fuga dalla Siria, il 79 per gli iracheni e il 48% per gli afghani, nazionalità che negli ultimi mesi è stata particolarmente penalizzata (un anno fa erano sei su dieci gli afghani che ottenevano lo status di rifugiato o la protezione sussidiaria).
Twitter: @alessandrolanni