A settembre la Procura di Agrigento, con il supporto della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, ha arrestato due ragazzi egiziani e uno guineano contestando, per la prima volta in Italia, il reato di tortura. A innescare le indagini le testimonianze di cinque migranti, arrivati a Lampedusa a inizio luglio, tratti in salvo dal veliero Alex di Mediterranea. Oltre questo reato i tre dovranno rispondere anche di sequestro e tratta di essere umani per le violenze avvenute nel centro di detenzione libico di Zawiya. Proprio lì ci porta Lorenzo Bagnoli.
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