Un piazzale per molto tempo vuoto, adibito a parcheggio dal 2011, anno di ristrutturazione della stazione. Un luogo di transito per chi, lasciando qui la macchina, prende la metropolitana o i treni. Una zona piuttosto isolata anche prima dell’emergenza Covid-19, che ora è diventata praticamente invisibile. Come le persone che ci vivono; almeno, per le istituzioni. Serena Chiodo e Valerio Muscella sono stati tra le persone costrette a ripararsi nei pressi della Stazione Tiburtina e tra i volontari che li aiutano.
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