Dalla normalizzazione e banalizzazione della violazione sistematica delle Convenzioni Internazionali fino al rischio democratico per una sempre più diffusa opacità dell’uso dei fondi italiani ed europei. L’ultimo rapporto Arci sull'esternalizzazione delle frontiere europee fa luce su un processo che sembra sempre più rispondere agli interessi dell’industria della sicurezza, per la quale la frontiera altro non è che l’ennesimo mercato su cui investire e fare profitto. Ce ne parla Sara Prestianni, coordinatrice del progetto #externalisationpolicieswatch
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