1. Il direttore esecutivo di Frontex, Fabrice Leggeri, si è dimesso
Fabrice Leggeri, il direttore esecutivo dell’agenzia delle frontiere europea Frontex, ha presentato venerdì scorso le proprie dimissioni. Queste arrivano a seguito delle gravissime denunce di violazioni dei diritti umani lungo le frontiere europee e all’indagine dell’OLAF, l’ufficio antifrode dell’Ue, sulle presunte irregolarità nel bilancio dell’Agenzia.
Today, after more than 2 years of investigations by @LHReports, the head of the EU’s border agency Frontex resigned. Small teams working in Europe’s public interest can make a big difference. Explainer in short 🧵 pic.twitter.com/4mkMHfiwue
— Lighthouse Reports (@LHreports) April 29, 2022
L’operato di Frontex – come spieghiamo in questo articolo – era da mesi sotto la lente degli investigatori, grazie anche alle inchieste giornalistiche di Lighthouse Reports e Der Spiegel, che per primi avevano denunciato i respingimenti illegali – in particolare quelli nel Mar Egeo.
https://twitter.com/stluedke/status/1519781822216949762
Leggiamo che Fabrice Leggeri si sarebbe dimesso dalla direzione di #Frontex.
Anni di violazioni dei diritti umani non si cancellano, Leggeri e Frontex devono risponderne davanti alla giustizia.
Frontex non va riformata, va abolita.
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) April 29, 2022
Intanto per molte organizzazioni che si occupano di diritti umani le dimissioni di Leggeri non bastano. L’Ong Mediterranea Saving Humans chiede che si faccia chiarezza sulle responsabilità e gli abusi ai danni delle persone migranti da parte di Frontex. Mentre l’Ong Sea-Watch, con l’aiuto del think tank FragDenStaat, è pronta a portare Frontex di fronte alla Corte Europea di Giustizia per indagare ulteriori violazioni commesse dall’agenzia.
🔴 Frontex agisce nascondendo
il suo operato e le sue informazioni. Ecco perché abbiamo deciso di portarla in tribunale. Per smascherare le sue pratiche e dimostrarne le responsabilità.Perché i diritti umani devono valere ovunque, anche lungo le frontiere d'Europa. pic.twitter.com/4aKekn7nMP
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) April 28, 2022
2. In Libia crimini contro l’umanità, la denuncia il tribunale dell’Aja
“Per il procuratore della Corte penale le violenze contro i migranti hanno una nuova e più pesante classificazione”, scrive il giornalista di Avvenire Nello Scavo.
+++ #Migranti «In #Libia crimini contro umanità e di guerra». Corte Aja, nuove accuse +++
Le violenze hanno una nuova e più pesante classificazione. "Grazie a esposti di giuristi internazionali e alle inchieste di Avvenire"@nelloscavo@Avvenire_Neihttps://t.co/jCfDH425OB— nello scavo (@nelloscavo) April 30, 2022
Karim A. A. Khan, procuratore presso la Corte Penale Internazionale, durante l’esposizione su una nuova strategia di indagine sui crimini in Libia, di fronte al Consiglio di Sicurezza Onu, ha affermato che “gli abusi contro i migranti possono essere qualificati come crimini di guerra e crimini contro l’umanità” e che “l’Ufficio ha ricevuto una vasta gamma di informazioni credibili che indicano che i migranti e i rifugiati in Libia sono stati sottoposti a detenzione arbitraria, uccisioni illegali, sparizioni forzate, tortura, violenza sessuale e di genere, rapimento per riscatto, estorsione e lavoro forzato”.
Khan conclude sostenendo che “L’impunità quando è commessa non può essere lasciata in piedi. Ecco perché abbiamo una Corte penale internazionale ed è per questo che cerchiamo di arrivare alla verità per rivendicare i diritti che dovremmo tutti […] tenere cari”.
Libya war crimes: “This situation cannot be a never-ending story" the @IntlCrimCourt Prosecutor @KarimKhanQC told the UN Security Council Thursday. "Justice delayed may not always be justice denied, but justice that can still be arrived at.”https://t.co/hcdxryv5Xj
— UN News (@UN_News_Centre) April 29, 2022
3. 70mila ucraini hanno chiesto asilo in Italia
Secondo le Nazioni Unite, entro la fine dell’anno fino a 8,3 milioni di persone potrebbero fuggire dal conflitto in Ucraina. In Italia, secondo gli ultimi dati, 101.204 ucraini hanno attraversato il confine, di questi, sette su dieci hanno chiesto protezione.
#AccoglienzaUcraina Sono 103.954 le persone arrivate finora in Italia: 53.792 donne, 13.247 uomini e 36.915 minori.
Rispetto a ieri l'incremento è di 1300 ingressi nel territorio nazionale, le destinazioni principali sono #Milano, #Roma, #Napoli e #Bologna. #29aprile pic.twitter.com/dHBxUh4W8O— Il Viminale (@Viminale) April 29, 2022
La maggior parte degli ucraini è stata accolta da parenti e conoscenti, contando su una mobilitazione eccezionale. Altri sono stati ospitati da ONG e 10.000 sono stati inseriti nei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) o nel Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) italiano.
4. La Commissione Europea pianifica di facilitare la migrazione legale
La Commissione europea ha proposto un nuovo pacchetto di misure per rafforzare l’approccio dell’Unione alla migrazione legale, dopo che circa 5 milioni di rifugiati ucraini sono entrati nell’UE.
The European Commission has proposed a new package of measures to strengthen its approach to legal migration.
So far, some 5 million Ukrainian refugees have entered the EU since the Russian invasion.https://t.co/ZIWf6M365e
— POLITICOEurope (@POLITICOEurope) April 27, 2022
L’obiettivo non è solo fornire percorsi legali più semplici per i migranti e ridurre l’immigrazione illegale, ma anche affrontare la carenza di manodopera, soprattutto in settori come l’assistenza sanitaria. Per quanto riguarda gli ucraini che sono entrati nell’Ue, e ai quali sono stati temporaneamente concessi pieni diritti, la proposta della Commissione include un progetto pilota solo per loro.
“Mentre la Commissione ritiene che sia il momento giusto per “cogliere la palla al balzo”, per esempio semplificando le procedure per ottenere permessi di lavoro, non è detto che i governi la pensino allo stesso modo. Già oggi i paesi Ue sono reticenti a sborsare i soldi necessari all’accoglienza dei profughi ucraini” ha commentato l’ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale).
Ieri la Commissione #Ue ha presentato un nuovo pacchetto di misure per facilitare la #migrazione legale. La peggior crisi migratoria dalle guerre mondiali: 5,4 milioni di persone hanno lasciato l’#Ucraina nel giro di due mesi.
"Il mondo in tasca" → https://t.co/QcPXEI79cM pic.twitter.com/AegnIOrOMg
— ISPI (@ispionline) April 28, 2022
5. Le drammatiche conseguenze della riforma dell’immigrazione del Regno Unito
La Camera dei Lord ha approvato il controverso disegno di legge sull’asilo dopo aver respinto un emendamento dell’ultimo minuto che tentava di riformularlo.
I migranti privi di documenti riceveranno solo lo status di protezione temporanea senza il diritto di potersi stabilire nel Paese, indipendentemente dal motivo per cui sono venuti nel Regno Unito. Ciò significa anche che il loro status sarà rivalutato a intervalli regolari: si tratta di un metodo che, nell’ottica del governo del Regno Unito, punta ad espellere quante più persone possibile e il più rapidamente possibile.
The #AntiRefugeeBill is about to become the #AntiRefugeeLaws.
We’re watching people flee conflict and persecution right now. From Ukraine to Afghanistan and beyond, everyone should have the right to seek safety.
These new laws deny people that right when they need it most. pic.twitter.com/DelnfpEN3L
— Experts by Experience – Refugee Action (@RefugeeAction) April 28, 2022
Tim Naor Hilton, direttore di Refugee Action, ha affermato che “le nuove leggi estreme e feroci” danno al governo “il via libera per trattare i rifugiati con sempre maggiore ostilità”. “Dobbiamo stare al fianco delle persone in fuga da guerre e persecuzioni e continuare a contrastare con le unghie e con i denti tutti i tentativi di bullizzare le famiglie e gli individui che vogliono semplicemente vivere la propria vita in sicurezza”.
6. Sono tremila i migranti morti in mare nel viaggio verso l’Europa nel 2021
Oltre 3mila migranti sono morti l’anno scorso in mare mentre tentavano di raggiungere l’Europa, sono il doppio rispetto al numero di persone morte registrate nel 2020.
Una cifra mostruosa, indicata dall’Unhcr, che attraverso il suo portavoce di Ginevra, Shabia Mantoo, ha spiegato come “su questo totale, 1.924 persone sono state dichiarate morte o sparite nelle rotte del Mediterraneo centrale e occidentale, mentre altri 1.153 sono morti o ritenuti scomparsi sulla rotta marittima dell’Africa del Nord-Ovest verso le isole Canarie”.
“Da gennaio ad oggi – spiega invece Giacomo Andreoli su Fanpage – il bilancio del 2022 conta già 475 persone scomparse. Questi numeri, poi, non tengono conto delle persone sparite attraversando il deserto del Sahara, nei centri di detenzione o durante la prigionia nelle mani di contrabbandieri o trafficanti. Secondo Mantoo, se si conoscessero i dati su queste persone il conto di morti e dispersi salirebbe drasticamente”.
Foto copertina via Philippe Dam/Twitter.