Dall'inizio dell’anno circa 8.000 profughi siriani sono rientrati nel loro paese. Un esodo di ritorno frutto di un accordo siglato tra la Siria e il Libano, dove attualmente vivono oltre un milione di siriani. Per il Presidente Assad il ritorno di chi è fuggito dalla guerra è un'arma politica per accreditare la propria stabilità a livello internazionale. Tuttavia, proprio la presenza di un dittatore come Assad, insieme ad altre difficoltà, dall'assenza di una casa e di un lavoro, fino al rischio di finire in carcere, scoraggia ancora i moltissimi che sarebbero felici di intraprendere la strada del ritorno. Con alcuni di loro ha parlato per noi Laura Cappon
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