Contratti più precari, salari più bassi e occupazioni che raramente possono essere svolte da remoto: i cittadini stranieri che hanno dato un grande contributo durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria rischiano di diventare le prime vittime della conseguente crisi economica. Una problematica europea che vale ancora di più per il nostro paese, ce ne parla Paolo Riva.
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