Nel 2020, nel pieno della pandemia di Covid-19, il governo varò una sanatoria per le persone migranti che erano presenti e lavoravano nel paese, pur essendo irregolari. Circa 200.000 persone (e i loro datori di lavoro), presentarono richieste di emersione. A tre anni di distanza e nonostante una pronuncia del Consiglio di Stato che intimava di completare l'analisi delle domande entro 180 giorni, molte sono quelle ancora non lavorate o per cui il lavoro non è arrivato ad una decisione finale. Per questo era stata promossa una class action contro la Prefettura di Milano (e di altre città), che il Tar Lombardia ha accolto pienamente.
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