1. Geek e coder per aiutare i rifugiati
Stanno nascendo varie iniziative dal basso in Europa nate grazie alla comunità mondiale di coder, sviluppatori e geek vari. Dall’Airbnb per i profughi ai corsi per imparare programmare siti, fino a spazi di coworking come Migration Hub, ormai il mondo digitale globale si muove in varie direzione per far fronte alla crisi dei migranti.
2. Jude Law nella “giungla”
Reading of our letter to David Cameron today: @CitizensUK @HelpRefugeesUK & so many more stand for #childrenofcalais pic.twitter.com/tNddXVxSOh
— Good Chance Calais (@GoodChanceCal) February 22, 2016
Jude Law nella “Jungle” di Calais. L’attore inglese si è mobilitato insieme ad altri personaggi per sostenere la causa dei rifugiati ammassati nel campo che ormai da mesi è sistemato nella cittadina del nord della Francia e che dovrebbe essere smantellato in questi giorni.
3. La mappa per smontare le bufale sui migranti
Per ora sono 262, ma sono purtroppo destinate ad aumentare. Nel 2015 in coincidenza dell’aumento degli arrivi dei richiedenti asilo in Germania iniziano a circolare notizie false sui rifugiati ma che vengono spacciate per vere e fatte circolare ad arte. Karolin Schwarz e il programmatore hanno iniziato a mapparle per tenerne nota e smontarle. Il risultato è una mappa in costante aggiornamento che geolocalizza le falsità
4. Street food per rifugiati
Ghafoor Hussain è nato in Pakistan e vive a Stockton-on-Tees nel nord est dell’Inghilterra. Ma quando ha visto che nei campi dei rifugiati in Europa veniva distribuito solo cibo freddo ha deciso di cambiare le cose. Con l’aiuto di amici e colleghi ha acquistato un camioncino e ha iniziato a cucinare Ora il suo food truck è in Francia presso un campo profughi vicino Dunkerque dove prepara circa 3000 pasti al giorno per un costo di circa 450 dollari, ma Ghafoor non è preoccupato di fallire. Le donazioni continuano ad arrivare.
5. Il lungo viaggio del gatto Kunkush
Famiglia di profughi nello sbarco a Lesbo perde il gatto bianco con cui viaggiavano dall’Iraq. Varie peripezie del micio e happy end in Norvegia, dove i padroni di Kunkush hanno trovato asilo. Video che non può non commuovere pubblicato dal Guardian.
6. Più tutele per i bambini migranti negli Usa
La battaglia dei democratici Usa per il “Fair Day in Court for Kids Act”, ovvero la legge che assicura ai migranti bambini e a tutti quelli in condizione di vulnerabilità (vittime di torture o disabili) di avere consulenze legali e di non essere da soli di fronte alla corte per l’immigrazione che li giudicherebbe – altrimenti – da soli.
7. La crisi dei rifugiati raccontata a fumetti
Sam Wallman è un disegnatore australiano e nel 2015 si è unito a un collettivo di attivisti europei entrando nei campi per i rifugiati allestiti durante la crisi dei migranti dell0 scorso anno. Ne è uscito un lungo reportage (pubblicato in Italia su Internazionale) che racconta dall’interno le “città” dei rifugiati.
8. “Fuocoammare”, Lampedusa trionfa a Berlino
“I want to dedicate this award to the people of Lampedusa” #GoldenBear for FUOCOAMMARE.#Berlinale2016 pic.twitter.com/B64m0WrbiD
— Berlinale (@berlinale) February 20, 2016
«Consegnarlo non a un individuo ma a un popolo. I lampedusani in questi vent’anni hanno accolto persone che sono arrivate, migranti, senza mai fermarsi». Gianfranco Rosi neo vincitore dell’Orso d’oro al Festival di Berlino per il documentario Fuocoammare firma su Repubblica un articolo in cui spiega in cui spiega perché Lampedusa dovrebbe ricevere il Nobel per la pace.
9. Frontex cerca nuovi software per tracciare i rifugiati
L’agenzia europea Frontex che gestisce il pattugliamento e il controllo del mare ha appena fatto richiesta per nuove applicazioni per smartphone per tracciare i profughi in arrivo – attraverso il Mediterraneo – in Europa. L’invito è stato formulato nell’ambito del recente incontro che si è svolto a Lesbo.
10. Relocation, i rischi del fallimento
Solo poche centinaia di rifugiati sono stati ricollocati in questi measi, da quando è partito il piano di relocation nell’Ue. Praticamente un fallimento finora. Ma – laVoce.info scrive in un’analisi – circolano soluzioni pericolose all’emergenza.