Il naufragio di Lampedusa dell'ottobre del 2013 ha acceso un faro anche sulla mancata possibilità di riconoscimento delle persone vittime dei naufragi. Manal Hashash ha perso le sue quattro figlie e, a distanza di 11 anni, nonostante i tentativi fatti, non è riuscita ad avere indietro i loro corpi. In Italia, al momento esistono progetti sperimentali coordinati dal Commissario straordinario per le persone scomparse e dall’istituto Labanof di Milano, ma quello che servirebbe è un intervento statale che consenta anche di avere ampi strumenti a disposizione.
Ne scrive per noi Lidia Ginestra Giuffrida.
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