Il 6 novembre 2017 almeno 20 persone, fra cui due bambini, persero la vita durante un controverso salvataggio che aveva visto fronteggiarsi la Guardia costiera libica, addestrata e finanziata dal governo italiano, e la nave di soccorso della Ong tedesca Sea-Watch. Altre decine di persone furono riportate in Libia. Oggi 17 dei sopravvissuti, fra cui due genitori dei bambini che morirono quel giorno, fanno ricorso alla Corte di Strasburgo contro il governo italiano. Claudia Torrisi ci spiega su cosa si basa il ricorso, che cosa ipotizza per l’Italia, e cosa dice il rapporto di Forensic Architecture che ha ricostruito l’episodio del 6 novembre.
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