La volontà del campione serbo di disputare l’Australian Open si è scontrata con le ferree regole australiane in materia di immigrazione - e con il potere quasi divino del ministro che le sovraintende. Assistito dai migliori avvocati e sostenuto da una fetta importante di opinione pubblica ha dovuto rinunciare alla rincorsa all’ennesimo titolo slam ed è stato espulso dal Paese. Per molti altri, però, tentare di entrare in Australia senza il giusto titolo può significare anni di detenzione e deportazioni su isole remote. Ce ne parla Fabi Fugazza*.
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