Proposto durante il vertice delle Nazioni Unite COP24 dello scorso dicembre a Katowice il passaporto “climatico” dovrebbe essere modellato sull'esempio di quello di Nansen - destinato a profughi e rifugiati apolidi dopo la Prima Guerra Mondiale, internazionalmente riconosciuto e rilasciato dalla Società delle Nazioni - e concesso a chi è costretto a spostarsi per via del cambiamento climatico, in particolare agli abitanti delle 12 piccole isole del Pacifico in via di sviluppo che rischiano di venire completamente sommerse. Ma qual è la reale portata del problema? Le istituzioni si stanno muovendo abbastanza velocemente? Ce ne parla Emanuela Barbiroglio nel nostro secondo approfondimento su cambiamento climatico e migrazioni.
Read More