1. L’accordo Turchia-Ue spiegato bene
I 9 punti fondamentali del patto tra Turchia e Ue nella migliore delle spiegazioni che abbiamo trovato in rete in questi giorni. Il testo di partenza, le parti eliminate e quelle aggiunte durante la negoziazione tra Europa e Ankara. Un’analisi di Steve Peers dell’università dell’Essex.
2. Il rischio farsa sulla pelle dei migranti
A pochi giorni dalla ratifica dell’accordo sui migranti tra Turchia e Ue, la messa in pratica appare tutt’altro che facile. La Grecia ha scelto la via umanitaria e di buon senso: non ci saranno espulsioni di massa ma dovranno essere verificate per ogni richiedente asilo.
3. Il capolavoro di Sharazad
Dall’album di Sherazade, 8 anni #gazebo pic.twitter.com/O5HXdA4UNd
— Gazebo (@welikechopin) March 20, 2016
4. Il Portogallo paradiso per i rifugiati
Il problema del Portogallo è che di rifugiati ne arrivano troppo pochi. Il primo ministro Antonio Costa ha unilateralmente raddoppiato la quota di profughi da accogliere prevista dall’accordo di settembre sulla “relocation”. Il problema ora è invogliare a cambiare destinazione, non più verso Berlino ma verso Lisbona. La storia su Politico.eu.
5. Record di morti in Afghanistan, ma l’Ue chiude le porte
Secondo il rapporto delle Nazioni Unite, nel 2015 in Afghanistan sono morti 11.002 a causa della guerra civile che sta spaccando il paese. Si tratta di un record che coincide con l’aumento delle donne uccise (+37%) e dei bambini (+14%) rispetto al 2014. Intanto, nell’ultimo trimestre 2015 e nel 2016 con l’accordo con la Turchia, l’Ue ha deciso una stretta sul riconoscimento dell’asilo ai richiedenti afghani.
6. Essere siriani a Calgary
A Calgary, città delle Olimpiadi invernali del 1988, sono arrivate le prime famiglie di rifugiati siriani in Canada. Distanti 10mila chilometri dalla loro terra, è qui che inizieranno una nuova vita. Le storie di Mohamad e Souad, due dei 26mila siriani arrivati in Canada da novembre. Sul sito dell’Unhcr.
7. Giochi (pericolosi) con le frontiere
Tra muri e barriere, fra #Turchia ed #Europa, le corse a ostacoli di #migranti e #rifugiati. Vignetta di @libe pic.twitter.com/Q5RV1I22gj
— ROBERTO ZICHITTELLA (@ROBZIK) March 19, 2016
8. Basta emergenza, ora ci vuole integrazione
“Dov’è finita l’integrazione nella crisi dei rifugiati?” si chiede Jenny Phillimore sul blog della London School of Economics e pone una questione importante per uscire dall’emergenza continua. Le 3 parole chiave sono per la strada dell’integrazione sono “ricezione”, “orientamento verso una nuova realtà sociale” e “mobilità sociale”.
9. L’altro accordo
Barcellona, Lesbo e Lampedusa hanno stretto un patto per offrire aiuto ai rifugiati. In particolare, Ada Colau – sindaca catalana – ha garantito che la sua città offrirà aiuto per tutti gli aspetti tecnici, logistici e di appoggio sociale e ambientale, alle due isole capitali dei flussi di profughi in questi anni. Barcellona stanzierà inoltre 300mila euro per il sostegno alle Ong che operano sulle isole. Il comunicato (in italiano) dell’ufficio stampa del Comune di Barcellona.
10. Festa di primavera a Idomeni
They may be living in tents, but these refugees find a way to celebrate Spring:https://t.co/AO2CvDqO04
— AJ+ (@ajplus) March 22, 2016