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Homepage >> Web review >> I 10 migliori articoli su rifugiati e immigrazione 25/2016

I 10 migliori articoli su rifugiati e immigrazione 25/2016

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27 giugno 2016
Il difficile destino dei profughi africani in Italia; la questione dei minori non accompagnati; la mala accoglienza della Grecia, tra vecchi stadi olimpici e aeroporti in disuso; la tecnologia in aiuto dei rifugiati (o forse no?).

1. “Non prenderemo più soldi dall’Unione Europea”

Le politiche dell’Unione Europea sono tanto vergognose che l’organizzazione non governativa Medici Senza Frontiere (MSF) ha deciso di rifiutare ogni finanziamento da parte dell’Unione Europea ed i suoi stati membri. Questo soprattutto in conseguenza dell’accordo con la Turchia che, sottolinea l’organizzazione, ha creato un precedente davvero pericoloso.
Il punto su The Atlantic.

2. La disperazione dei profughi africani in viaggio verso l’Europa

Il fratello di Thiam è morto in mare cercando di raggiungere il vecchio continente, eppure oggi lui si prepara a intraprendere lo stesso viaggio disperato.
Il New York Times prova a raccontare la storia (quasi dimenticata) delle migliaia e migliaia di persone che rischiano la vita nel Mediterraneo per fuggire dalla miseria nera di Eritrea, Gambia, Costa d’Avorio, Nigeria e Senegal.

3. Il misterioso destino dei profughi minorenni africani in Italia

Sono davvero tantissimi i giovani profughi che hanno compiuto il rischioso viaggio dal Nord Africa all’Italia. Ma qual è il loro destino una volta giunti nel Bel Paese? Pressoché impossibile saperlo, data l’impossibilità di accedere ai centri e parlare con i minori.
Il reportage del New York Times dalla Sicilia.

Image by UNICEF Ethiopia via Flickr Creative Commons

Image by UNICEF Ethiopia via Flickr Creative Commons

4. Nove minori su 10 giungono in Italia da soli

Secondo un nuovo rapporto dell’UNICEF il numero dei minori che arrivano in Italia senza nessuno è doppio rispetto all’anno scorso. Secondo le stime dell’agenzia ONU, 9 su 10 piccoli profughi che arrivano in Italia sono non accompagnati e quindi particolarmente esposti al rischio di abusi e violenze, innanzitutto da parte dei trafficanti a cui si affidano per il viaggio. Il punto di Middle East Eye.

5. Stadi e aeroporti abbandonati: così si fa l’”accoglienza” in Grecia

Dopo lo sgombero di Idomeni, continua la vergogna dell’accoglienza indecente dei profughi in Grecia – stipati in condizioni deplorevoli negli stadi olimpici in disuso e nel vecchio aeroporto di Atene, come documenta Al Jazeera.

6. I limiti della tecnologia per aiutare i rifugiati

L’organizzazione non governativa Migrant Offshore Aid Station (MOAS), in collaborazione con Grey for Good, ha lanciato una app chiamata “I sea” grazie alla quale tutti potrebbero segnalare eventuali barche o persone disperse in mare. Una serie di articoli su testate internazionali (tra qui quello di Wired) ne lodava le potenzialità, ma un approfondimento di Daily Dot ha poi rivelato che in realtà l’app è finta e non funziona. Una storia che induce a riflettere sui limiti della tecnologia nel dare un realtà

7. Rifugiati & smartphone: la soluzione dei caricatori ad energia solare

Gli smartphone sono un bene di prima necessità, tanto quanto il cibo o un tetto sopra la testa, per i profughi in arrivo in Europa. Almeno, fino a quando dura la batteria – perché per strada e nei campi l’accesso all’elettricità è molto problematico. Un gruppo di studenti dell’Università di Edimburgo propone ora la soluzione di usare caricatori ad energia solare, racconta Reuters.

Image by Lukas Maximilian Hüller/Ars Electronica via Flickr Creative Commons

Image by Lukas Maximilian Hüller/Ars Electronica via Flickr Creative Commons

8. La tecnologia dell’esilio

Apps, servizi di traduzione in real-time e un insieme di altri strumenti digitali aiutano i rifugiati (siriani e non solo) a ricostruirsi una vita e allo stesso tempo mantenere i legami con la propria comunità di origine. L’articolo di David Lepeska per il Wilson Quarterly.

9. I giudizi (scorretti) a priori dei media italiani

Continua ad essere comune tra i giornalisti italiani l’errore di distinguere i richiedenti asilo in migranti economici e rifugiati in base al paese d’origine, nonostante la procedura di domanda di asilo sia ancora in corso. Lo denuncia l’approfondimento di Carta di Roma – sottolineando come giudicare i richiedenti asilo non è compito dei media ma bensì delle commissioni territoriali.

10. Niente panico, Europa

L’arrivo in Europa di oltre un milione di profughi nel 2015 ha creato una crisi – che però è tutta politica. Il panico e l’approccio emergenzialista hanno infatti trasformato una sfida gestibile in un disastro drammatico, sottolinea l’approfondimento di Kenneth Roth (direttore di Human Rights Watch) per Europe’s World.

 

(Image by Hdptcar via Flickr Creative Commons)

Etichettato con:Africa, Grecia, ISea, Medici Senza Frontiere, minori non accompagnati, MOAS, profughi, rifugiati, smartphone, Tecnologia

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