1. L’Ue approva la Protezione Temporanea per i rifugiati ucraini
I Paesi dell’UE, riuniti per il Consiglio Affari Interni, hanno deciso all’unanimità di offrire protezione temporanea ai rifugiati in fuga dall’Ucraina.
I ministri hanno convenuto di attivare la direttiva 2001/55/CE del Consiglio del 20 luglio 2001 che stabilisce “norme minime per la concessione di protezione temporanea in caso di afflusso massiccio di sfollati e misure che promuovono un equilibrio degli sforzi tra gli Stati membri nell’accoglienza di tali persone e sopportandone le conseguenze”. Come ha già spiegato Paolo Riva in un nostro articolo, “la direttiva riguarderà i cittadini ucraini, i cittadini di paesi terzi con permesso di lungo periodo e i titolari di protezione internazionale residenti in Ucraina”.
2. Attacchi razzisti contro i rifugiati non ucraini in Polonia
A Przemyśl, in Polonia, diversi gruppi di nazionalisti sono andati a caccia dei rifugiati non bianchi, principalmente studenti, provenienti dall’Ucraina.
“Intorno alle 19:00, questi uomini hanno iniziato a gridare e a urlare contro gruppi di rifugiati africani e mediorientali che si trovavano fuori dalla stazione ferroviaria”. “Gli hanno urlato contro: ‘Tornate alla stazione dei treni! Torna nel tuo paese”, si legge sul Guardian. Le aggressioni sarebbero da ricondurre ad alcune fake news circolate sul web e riguardanti presunti crimini commessi da persone straniere, notizie che la polizia aveva ad ogni modo smentito:
Attackers dressed in black sought out groups of non-white #refugees, mainly students who had just arrived in #Poland from cities in #Ukraine after #Russian #invasion. My latest with @ea_akin & pics by @AlessioMamo #Russia #war #Putin #racism https://t.co/0Mj47nqlBl
— Lorenzo Tondo (@lorenzo_tondo) March 2, 2022
Un episodio questo, che si aggiunge alla lunga lista di discriminazioni subite dalle persone non bianche in fuga dall’Ucraina.
3. L’Italia si prepara all’accoglienza dei rifugiati dall’Ucraina
In Italia potrebbero arrivare fino a 800mila rifugiati dall’Ucraina, secondo la stima fatta dall’associazione Italia-Ucraina. Per far fronte all’emergenza, il Viminale ha già inviato una direttiva alle Prefetture per l’attuazione di un piano di accoglienza in tutte le regioni d’Italia.
#AccoglienzaUcraina, sono 14.237 i cittadini #ucraini entrati in Italia dall’inizio del conflitto fino alle ore 8 di oggi: 7.052 donne, 1.459 uomini e 5.726 minori. Principali destinazioni Roma, Milano, Bologna e Napoli.#6marzo
📰➡️https://t.co/vCCPhBSpu6 pic.twitter.com/ZIGgTwaRkh
— Il Viminale (@Viminale) March 6, 2022
Non mancano però le perplessità, il Decreto Ucraina predispone risorse straordinarie per i cittadini ucraini, escludendo i profughi di altre nazionalità e destina 54 milioni di euro al potenziamento non solo dei Centri di accoglienza ma anche dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio:
A proposito di Cpr, resta da capire anche il destino delle persone ucraine trattenute nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio, e destinate quindi all’espulsione.
Non si hanno ancora notizie da fonti istituzionali su cosa sia stato previsto per le persone di origine ucraina recluse nei CPR e per quelle che hanno ricevuto decreti di espulsione.
Nemmeno il Garante rispondehttps://t.co/Rh2oNY9Nnb— Jolie Rouge (@JigginoRuss) March 6, 2022
Intanto, la campagna Ero Straniero ha ricordato come, a seguito delle richieste di regolarizzazione del 2020, ci siano ancora tante domande di cittadini ucraini da esaminare. Per loro, la richiesta della campagna è che possano lasciare l’Italia e tornare senza perdere la possibilità di ottenere il permesso di soggiorno, come invece prevede l’attuale normativa.
Abbiamo inviato una lettera alla ministra #Lamorgese per chiedere che le persone in attesa della #regolarizzazione2020 possano lasciare l’Italia e tornare senza perdere la possibilità di ottenere il permesso di soggiorno, come invece prevede l'attuale normativa.
(1-3) pic.twitter.com/PeD1V71hBy— Ero Straniero – L'umanità che fa bene (@Ero_Straniero) March 4, 2022
4. A Melilla le autorità spagnole respingono i migranti con violenza
Circa 2.500 migranti e rifugiati hanno tentato di attraversare la barriera di confine che separa l’enclave spagnola di Melilla dal Marocco.
📺 Estas dos últimas jornadas en #Melilla con los dos saltos a la valla nos están dejando imágenes cómo estas. @rtvenoticias pic.twitter.com/baATJZA8zt
— RTVE Melilla (@RTVEMelilla) March 3, 2022
Circa 500 persone sono riuscite a oltrepassare la barriera, ad attenderle la polizia spagnola che, divisa in piccole unità, è stata filmata mentre le strattonava e le picchiava brutalmente con i manganelli.
As Europe rediscovers compassion for refugees we should watch this video on loop. Spain’s African exclave of Melilla has long the strongest distillation of fortress Europe. Look at this & think hard
— Daniel Howden (@daniel_howden) March 5, 2022
5. Frontex occulta i respingimenti in mare
Secondo un rapporto dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode OLAF, tre alti funzionari dell’agenzia di frontiera Frontex avrebbero attivamente nascosto i respingimenti illegali di migranti e rifugiati.