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Homepage >> Quiz >> Scopri cosa sai (o non sai) della crisi dei rifugiati *2017**

Scopri cosa sai (o non sai) della crisi dei rifugiati *2017**

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19 luglio 2018
Migrazioni, sbarchi, richiedenti asilo: a chi non è capitato di discuterne con amici, conoscenti o colleghi di lavoro almeno una volta? Ma quanto ne sai davvero?Ecco 10 domande (e tutte le risposte) per mettere alla prova le tue conoscenze su quanto è successo nel 2017.
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Sommario

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Domande:

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Informazione

Che cosa sai o non sai della crisi dei rifugiati 2017?

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  1. Domanda 1 di 10
    1. Domanda

    1/10 Quante persone sono state costrette alla fuga nel 2017?

    Corretto

    68,5 milioni

    Nel rapporto annuale Global Trends, l’Unhcr riporta che a fine 2017 erano 68,5 milioni le persone costrette a fuggire a causa di guerre, violenze e persecuzioni, di cui 16,2 milioni solo nel corso dell’anno. Questo dato si traduce in 44.500 persone in fuga al giorno, ossia una persona ogni due secondi. A determinare questa situazione sono state in particolare la crisi nella Repubblica Democratica del Congo, la guerra in Sud Sudan e la fuga in Bangladesh di centinaia di migliaia di rifugiati Rohingya provenienti dal Myanmar.
    Nel totale dei 68,5 milioni sono inclusi 25,4 milioni di rifugiati che hanno lasciato il proprio paese – 2,9 milioni in più rispetto al 2016 e l’aumento maggiore registrato dall’Unhcr in un solo anno – oltre a 3,1 milioni di richiedenti asilo e 40 milioni di persone sfollate all’interno del proprio paese, poco meno dei 40,3 milioni registrati nel 2016.

    Fonte: Unhcr, Rapporto Global Trends 2017

    Non corretto

    68,5 milioni

    Nel rapporto annuale Global Trends, l’Unhcr riporta che a fine 2017 erano 68,5 milioni le persone costrette a fuggire a causa di guerre, violenze e persecuzioni, di cui 16,2 milioni solo nel corso dell’anno. Questo dato si traduce in 44.500 persone in fuga al giorno, ossia una persona ogni due secondi. A determinare questa situazione sono state in particolare la crisi nella Repubblica Democratica del Congo, la guerra in Sud Sudan e la fuga in Bangladesh di centinaia di migliaia di rifugiati Rohingya provenienti dal Myanmar.
    Nel totale dei 68,5 milioni sono inclusi 25,4 milioni di rifugiati che hanno lasciato il proprio paese – 2,9 milioni in più rispetto al 2016 e l’aumento maggiore registrato dall’Unhcr in un solo anno – oltre a 3,1 milioni di richiedenti asilo e 40 milioni di persone sfollate all’interno del proprio paese, poco meno dei 40,3 milioni registrati nel 2016.

    Fonte: Unhcr, Rapporto Global Trends 2017

  2. Domanda 2 di 10
    2. Domanda

    2/10 Qual è il paese che ha ospitato il maggior numero di rifugiati nel 2017?

    Corretto

    Turchia

    Secondo il Global Trends 2017 dell’Unhcr, per il quarto anno consecutivo la Turchia è il principale paese ospitante in termini assoluti (3.5 milioni, con una crescita di circa 600 mila rispetto all’anno precedente – quando erano 2.9 milioni), seguito dal Pakistan (1.4 milioni) e dall’Uganda (1.4 milioni). Il Libano invece rimane il paese che ospita il più alto numero di rifugiati rispetto alla popolazione (1 persona su 6 è un rifugiato). Da notare come, con l’unica eccezione della Germania al sesto posto, la top 10 di stati ospitanti in termini assoluti includa solo paesi in via di sviluppo secondo la definizione delle Nazioni Unite: in altre parole, sono soprattutto gli stati più poveri a farsi carico dell’accoglienza.

    Fonte: Unhcr, Rapporto Global Trends 2017

    Non corretto

    Turchia

    Secondo il Global Trends 2017 dell’Unhcr, per il quarto anno consecutivo la Turchia è il principale paese ospitante in termini assoluti (3.5 milioni, con una crescita di circa 600 mila rispetto all’anno precedente – quando erano 2.9 milioni), seguito dal Pakistan (1.4 milioni) e dall’Uganda (1.4 milioni). Il Libano invece rimane il paese che ospita il più alto numero di rifugiati rispetto alla popolazione (1 persona su 6 è un rifugiato). Da notare come, con l’unica eccezione della Germania al sesto posto, la top 10 di stati ospitanti in termini assoluti includa solo paesi in via di sviluppo secondo la definizione delle Nazioni Unite: in altre parole, sono soprattutto gli stati più poveri a farsi carico dell’accoglienza.

    Fonte: Unhcr, Rapporto Global Trends 2017

  3. Domanda 3 di 10
    3. Domanda

    3/10 Quanti migranti e rifugiati hanno raggiunto l’Europa attraverso il Mediterraneo nel 2017?

    Corretto

    Circa 175.000

    Secondo i dati dell’Unhcr (l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) 178.500 migranti e rifugiati sono arrivati in Europa nel 2017, in forte diminuzione rispetto all’anno precedente (362.300) e al 2015 (1.015.000). Di questi, 119.369 sono arrivati in Italia dal nord Africa, 29.718 hanno raggiunto la Grecia dalla Turchia e 28.349 sono arrivati in Spagna o nelle enclave spagnole di Ceuta e Melilla in Marocco.

    Da notare come gli arrivi siano diminuiti sia in Italia (-34,2 per cento rispetto ai 181.436 arrivi nel 2016) sia in Grecia (-82,9 per cento dai 173.450 arrivati nel 2016) a seguito di accordi con i principali paesi di partenza (rispettivamente Libia e Turchia), mentre quelli in Spagna sono raddoppiati (14.094 nel 2016).

    Fonte: Unhcr.

    Non corretto

    Circa 175.000

    Secondo i dati dell’Unhcr (l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) 178.500 migranti e rifugiati sono arrivati in Europa nel 2017, in forte diminuzione rispetto all’anno precedente (362.300) e al 2015 (1.015.000). Di questi, 119.369 sono arrivati in Italia dal nord Africa, 29.718 hanno raggiunto la Grecia dalla Turchia e 28.349 sono arrivati in Spagna o nelle enclave spagnole di Ceuta e Melilla in Marocco.

    Da notare come gli arrivi siano diminuiti sia in Italia (-34,2 per cento rispetto ai 181.436 arrivi nel 2016) sia in Grecia (-82,9 per cento dai 173.450 arrivati nel 2016) a seguito di accordi con i principali paesi di partenza (rispettivamente Libia e Turchia), mentre quelli in Spagna sono raddoppiati (14.094 nel 2016).

    Fonte: Unhcr.

  4. Domanda 4 di 10
    4. Domanda

    4/10 Quante persone sono morte in mare provando a raggiungere l’Europa nel 2017?

    Corretto

    Circa 3 mila

    Sono 3.139 le persone morte o disperse in mare nel tentativo di attraversare il Mediterraneo nel 2017, rispetto alle 5.143 dell’anno precedente. La maggior parte dei decessi è stata registrata lungo la cosiddetta rotta del Mediterraneo centrale che porta dal Nord Africa in Italia (2.853, ovvero il 90,9 per cento del totale).

    Fonte: Oim e Unhcr.

    Non corretto

    Circa 3 mila

    Sono 3.139 le persone morte o disperse in mare nel tentativo di attraversare il Mediterraneo nel 2017, rispetto alle 5.143 dell’anno precedente. La maggior parte dei decessi è stata registrata lungo la cosiddetta rotta del Mediterraneo centrale che porta dal Nord Africa in Italia (2.853, ovvero il 90,9 per cento del totale).

    Fonte: Oim e Unhcr.

  5. Domanda 5 di 10
    5. Domanda

    5/10 Qual è il principale paese di origine di coloro che sono approdati in Italia nel 2017?

    Corretto

    Nigeria

    Tra coloro che sono sbarcati in Italia nel 2017 la nazionalità più rappresentata è stata quella nigeriana con 18.100 arrivi (15,2 per cento), seguita, a una certa distanza, da quella guineana con 9.700 arrivi (8,1 per cento) e ivoriana con 9.500 arrivi (8 per cento). Altri paesi con una forte rappresentazione sono, in ordine decrescente, Bangladesh, Mali, Eritrea, Sudan, Tunisia, Marocco e Senegal.

    Fonte: Unhcr

    Non corretto

    Nigeria

    Tra coloro che sono sbarcati in Italia nel 2017 la nazionalità più rappresentata è stata quella nigeriana con 18.100 arrivi (15,2 per cento), seguita, a una certa distanza, da quella guineana con 9.700 arrivi (8,1 per cento) e ivoriana con 9.500 arrivi (8 per cento). Altri paesi con una forte rappresentazione sono, in ordine decrescente, Bangladesh, Mali, Eritrea, Sudan, Tunisia, Marocco e Senegal.

    Fonte: Unhcr

  6. Domanda 6 di 10
    6. Domanda

    6/10 Quanti sono i minori stranieri non accompagnati o separati arrivati in Italia nel 2017?

    Corretto

    Circa 15 mila

    Per la precisione, sono stati 15.779 – rappresentanti il 13,2 per cento degli arrivi – i minori stranieri arrivati da soli in Italia nel 2017 (mentre ad arrivare accompagnati sono stati “solo” 1.558). Vale a dire una diminuzione del 33 per cento rispetto ai 25.846 registrati nel 2016. I minori soli sono in prevalenza africani: fra le prime cinque nazioni di provenienza ci sono infatti Guinea, Costa d’Avorio, Gambia e Nigeria.
    Da notare inoltre come per molti di questi giovani l’Italia non sia l’ultima meta, bensì solo luogo di transito verso altri paesi europei dove ricongiungersi ai propri cari. Sono relativamente pochi i giovani che intraprendono il percorso della protezione internazionale nel nostro paese, mentre molti cercano di abbandonare le strutture di accoglienza italiane che li ospitano per proseguire il loro viaggio. Nel corso del 2017 sono state presentate in totale 9.782 domande di protezione internazionale relative a minori stranieri non accompagnati, mentre dati ministeriali aggiornati a fine dicembre 2017 parlano di 18.303 minori presenti e censiti nelle strutture di accoglienza e di 5.828 irreperibili.

    Leggi il nostro approfondimento sui minori soli in Italia.

    Fonte: Unhcr; Ministero del Lavoro – Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione.

    Non corretto

    Circa 15 mila

    Per la precisione, sono stati 15.779 – rappresentanti il 13,2 per cento degli arrivi – i minori stranieri arrivati da soli in Italia nel 2017 (mentre ad arrivare accompagnati sono stati “solo” 1.558). Vale a dire una diminuzione del 33 per cento rispetto ai 25.846 registrati nel 2016. I minori soli sono in prevalenza africani: fra le prime cinque nazioni di provenienza ci sono infatti Guinea, Costa d’Avorio, Gambia e Nigeria.
    Da notare inoltre come per molti di questi giovani l’Italia non sia l’ultima meta, bensì solo luogo di transito verso altri paesi europei dove ricongiungersi ai propri cari. Sono relativamente pochi i giovani che intraprendono il percorso della protezione internazionale nel nostro paese, mentre molti cercano di abbandonare le strutture di accoglienza italiane che li ospitano per proseguire il loro viaggio. Nel corso del 2017 sono state presentate in totale 9.782 domande di protezione internazionale relative a minori stranieri non accompagnati, mentre dati ministeriali aggiornati a fine dicembre 2017 parlano di 18.303 minori presenti e censiti nelle strutture di accoglienza e di 5.828 irreperibili.

    Leggi il nostro approfondimento sui minori soli in Italia.

    Fonte: Unhcr; Ministero del Lavoro – Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione.

  7. Domanda 7 di 10
    7. Domanda

    7/10 Quante sono le donne arrivate in Italia nel 2017?

    Corretto

    Circa 13 mila.

    Sono 13.121 le donne sbarcate in Italia nel 2017, rappresentanti l’11 per cento degli arrivi, e quindi in netta minoranza rispetto agli uomini (che sono 88.911, ovvero il 75 per cento). Tra loro, 5.425 sono nigeriane, e la maggior parte è probabilmente vittima di tratta (l’Oim stima che nel 2016 circa l’80 per cento di donne e adolescenti nigeriane sbarcate in Italia fossero destinate allo sfruttamento della prostituzione.

    Leggi il nostro approfondimento sul percorso delle vittime di tratta.

    Fonte: Iom, Unhcr.

    Non corretto

    Circa 13 mila.

    Sono 13.121 le donne sbarcate in Italia nel 2017, rappresentanti l’11 per cento degli arrivi, e quindi in netta minoranza rispetto agli uomini (che sono 88.911, ovvero il 75 per cento). Tra loro, 5.425 sono nigeriane, e la maggior parte è probabilmente vittima di tratta (l’Oim stima che nel 2016 circa l’80 per cento di donne e adolescenti nigeriane sbarcate in Italia fossero destinate allo sfruttamento della prostituzione.

    Leggi il nostro approfondimento sul percorso delle vittime di tratta.

    Fonte: Iom, Unhcr.

  8. Domanda 8 di 10
    8. Domanda

    8/10 Quante richieste d’asilo ha ricevuto l’Italia nel 2017?

    Corretto

    Circa 130 mila.

    Nel 2017 in Italia sono state presentate 130.119 richieste d’asilo. Continua insomma la tendenza di crescita con un 5,27 per cento di aumento rispetto alle 123.600 domande presentate nel 2016. Invece il numero di istanze esaminate è calato del 10,5 per cento, passando da 91.102 nel 2016 a 81.527 l’anno scorso.

    Il paese di provenienza più rappresentato nelle richieste d’asilo in Italia nel 2017 è stata la Nigeria (25.964 richieste, ovvero quasi il 20 per cento del totale), seguito da Bangladesh (12.731 richieste), Pakistan (9.728), Gambia (9.085) e Senegal (8.680). La Siria compare al dodicesimo posto con 2.270 richieste, con un incremento del 43 per cento rispetto all’anno precedente.

    Leggi il nostro approfondimento sulle richieste d’asilo in Italia.

    Fonte: Ministero dell’Interno.

    Non corretto

    Circa 130 mila.

    Nel 2017 in Italia sono state presentate 130.119 richieste d’asilo. Continua insomma la tendenza di crescita con un 5,27 per cento di aumento rispetto alle 123.600 domande presentate nel 2016. Invece il numero di istanze esaminate è calato del 10,5 per cento, passando da 91.102 nel 2016 a 81.527 l’anno scorso.

    Il paese di provenienza più rappresentato nelle richieste d’asilo in Italia nel 2017 è stata la Nigeria (25.964 richieste, ovvero quasi il 20 per cento del totale), seguito da Bangladesh (12.731 richieste), Pakistan (9.728), Gambia (9.085) e Senegal (8.680). La Siria compare al dodicesimo posto con 2.270 richieste, con un incremento del 43 per cento rispetto all’anno precedente.

    Leggi il nostro approfondimento sulle richieste d’asilo in Italia.

    Fonte: Ministero dell’Interno.

  9. Domanda 9 di 10
    9. Domanda

    9/10 A quanti tra i richiedenti asilo è stata riconosciuta la protezione in Italia nel 2017?

     

    Corretto

    Circa due quinti.

    Sulle 81.527 richieste di protezione internazionale esaminate in Italia nel 2017, 33.873 – ovvero il 41,5 per cento – hanno avuto esito positivo: 6.827 lo status di rifugiato (8,4 per cento del totale delle domande esaminate), 6.880 la protezione sussidiaria (8,4 per cento) e 20.166 la protezione umanitaria (24,7 per cento). Invece 46.992 richiedenti (57,6 per cento) hanno ricevuto un diniego e 662 (0,8 per cento) altri esiti. I numeri sono in linea con il 2015 e il 2016, quando i diniegati erano rispettivamente il 58 per cento e il 56 per cento.

    Leggi l’approfondimento sulle richieste di protezione diniegate e l’approfondimento sul processo civile per la trattazione dei ricorsi in materia di protezione internazionale.

    Fonte: Ministero dell’Interno.

    Non corretto

    Circa due quinti.

    Sulle 81.527 richieste di protezione internazionale esaminate in Italia nel 2017, 33.873 – ovvero il 41,5 per cento – hanno avuto esito positivo: 6.827 lo status di rifugiato (8,4 per cento del totale delle domande esaminate), 6.880 la protezione sussidiaria (8,4 per cento) e 20.166 la protezione umanitaria (24,7 per cento). Invece 46.992 richiedenti (57,6 per cento) hanno ricevuto un diniego e 662 (0,8 per cento) altri esiti. I numeri sono in linea con il 2015 e il 2016, quando i diniegati erano rispettivamente il 58 per cento e il 56 per cento.

    Leggi l’approfondimento sulle richieste di protezione diniegate e l’approfondimento sul processo civile per la trattazione dei ricorsi in materia di protezione internazionale.

    Fonte: Ministero dell’Interno.

  10. Domanda 10 di 10
    10. Domanda

    10/10 Quanti richiedenti protezione sono stati trasferiti dall’Italia nel 2017 nell’ambito del programma europeo di relocation?

    Corretto

    Circa 8.800

    Nel 2017 sono stati circa 8.800 i richiedenti asilo trasferiti nell’ambito del programma di relocation. Il programma era stato avviato dalla Commissione Europea nel settembre 2015 a beneficio dei Paesi membri che si trovavano in prima linea nella gestione dei flussi migratori e ha ricollocato – all’aprile 2018 – circa 12.600 persone. Per quanto riguarda il 2017 si tratta quasi esclusivamente di eritrei (95 per cento dei casi); solo 521 siriani (4,5 per cento) e 98 da altre provenienze (0,6 per cento) hanno potuto beneficiare del programma. Tra i trasferiti anche minori accompagnati (1.083) e minori soli (99). I richiedenti protezione internazionale sono andati soprattutto in Germania, che ha accolto il 43 per cento dei richiedenti. Seguono Svezia (10,6 per cento) e Svizzera (7,8 per cento). Quest’ultima, pur non facendo parte dell’Unione Europea, grazie ad accordi bilaterali con l’Italia ha reso disponibili posti per il ricollocamento.

    Fonte: IOM

    Non corretto

    Circa 8.800

    Nel 2017 sono stati circa 8.800 i richiedenti asilo trasferiti nell’ambito del programma di relocation. Il programma era stato avviato dalla Commissione Europea nel settembre 2015 a beneficio dei Paesi membri che si trovavano in prima linea nella gestione dei flussi migratori e ha ricollocato – all’aprile 2018 – circa 12.600 persone. Per quanto riguarda il 2017 si tratta quasi esclusivamente di eritrei (95 per cento dei casi); solo 521 siriani (4,5 per cento) e 98 da altre provenienze (0,6 per cento) hanno potuto beneficiare del programma. Tra i trasferiti anche minori accompagnati (1.083) e minori soli (99). I richiedenti protezione internazionale sono andati soprattutto in Germania, che ha accolto il 43 per cento dei richiedenti. Seguono Svezia (10,6 per cento) e Svizzera (7,8 per cento). Quest’ultima, pur non facendo parte dell’Unione Europea, grazie ad accordi bilaterali con l’Italia ha reso disponibili posti per il ricollocamento.

    Fonte: IOM

 

Foto di copertina: charlygutmann (CC BY-NC-ND 2.0).

Etichettato con:Donne, Europa, Italia, minori stranieri, MSNA, richiedenti asilo, rifugiati, sbarchi

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