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Homepage >> Lampedusa

Yousef Wahid, medico, che ha perso le sue 4 figlie in mare non avendo un visto per viaggiare sicuro

ottobre 15, 2024 - Lidia Ginestra Giuffrida
Yousef Wahid ha perso le sue quattro figlie nel naufragio dell'11 ottobre 2013. Prima di partire, costretto dalla guerra in Libia, dalle minacce ricevute e dall'impossibilità di tornare in Siria, il suo paese, a causa anche lì della guerra e delle frontiere chiuse, aveva chiesto un visto a diversi paesi europei. Ma non gli era stato concesso e quindi, per salvare la sua vita e quella della sua famiglia, l'unica possibilità era stato metterle a rischio. Ogni anno torna a Lampedusa, per sentirsi vicino alle sue figlie, ancora ufficialmente disperse. Qui lo ha incontrato per noi Lidia Ginestra Giuffrida.

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Serve un impegno statale per il riconoscimento dei migranti morti in mare

ottobre 10, 2024 - Lidia Ginestra Giuffrida
Il naufragio di Lampedusa dell'ottobre del 2013 ha acceso un faro anche sulla mancata possibilità di riconoscimento delle persone vittime dei naufragi. Manal Hashash ha perso le sue quattro figlie e, a distanza di 11 anni, nonostante i tentativi fatti, non è riuscita ad avere indietro i loro corpi. In Italia, al momento esistono progetti sperimentali coordinati dal Commissario straordinario per le persone scomparse e dall’istituto Labanof di Milano, ma quello che servirebbe è un intervento statale che consenta anche di avere ampi strumenti a disposizione. Ne scrive per noi Lidia Ginestra Giuffrida.

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A 11 anni dal naufragio di Lampedusa sono ancora tante le cose da capire

settembre 30, 2024 - Lidia Ginestra Giuffrida
La responsabilità per quel naufragio, nel quale morirono quasi 400 persone, è andata solo all'equipaggio di un peschereccio e al presunto scafista che guidava l'imbarcazione. Ma ci sono anche tanti aspetti da chiarire: dalla possibile presenza di altre navi militari italiane, fino al tempismo nei soccorsi. Ne scrive Lidia Ginestra Giuffrida, quando si avvicina il 3 ottobre e gli 11 anni da quella strage.

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Da Lampedusa in poi. I naufragi, le morti in mare e il cordoglio mediatico

settembre 7, 2023 - Christian Elia
Dal 3 ottobre 2013, all'11 ottobre dello stesso anno. Poi Alan Kurdi, Cutro. Tanti sono stati i casi che hanno colpito il mondo. Stragi dove a morire sono stati donne, uomini e bambini. Il cordoglio mediatico è stato il filo conduttore di ognuno di questi momenti. Ma le politiche dei paesi, poi, non sono state conseguenti. Christian Elia scrive di questo nel suo secondo articoli a 10 anni dal naufragio di Lampedusa.

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Lampedusa 10 anni dopo: il naufragio e il cordoglio

agosto 30, 2023 - Christian Elia
Il prossimo 3 ottobre saranno dieci anni da una tragedia che ha segnato a livello mediatico il racconto delle migrazioni; come ogni anniversario sarà un’occasione per un bilancio, per capire cosa e come è cambiato il meccanismo che ha portato a quella tragedia, quali sono state le responsabilità, chi ha pagato e chi no. È quello che proveremo a fare anche noi, con una serie di articoli di Christian Elia. Questo è il primo. Inizia il 3 ottobre con il naufragio e si conclude l'indomani, con il cordoglio unanime di politica e istituzioni.

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Perché la sentenza sul naufragio dei bambini può essere importante per evitare altre stragi in mare

marzo 1, 2023 - Tommaso Fusco
A distanza di quasi 10 anni dal giorno del naufragio, arriva una sentenza di prescrizione per gli imputati. Ma la sentenza certifica anche la responsabilità di Guardia costiera e Marina Militare italiana nel naufragio di 268 persone, 60 delle quali bambini. Ci siamo fatti raccontare da Arturo Salerni, uno degli avvocati delle vittime costituite parti civili nel procedimento, come interpretare la pronuncia e cosa aspettarci per il futuro.

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I migliori articoli su rifugiati e immigrazione 49/2022

dicembre 6, 2022 - Open Migration
Ancora naufragi a poche miglia dalle nostre coste. La risposta dei Paesi UE sembra guardare alle stesse azioni repressive di sempre.

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I migliori articoli su rifugiati e immigrazione 18/2025

Detenere, criminalizzare e punire 6 maggio 2025 Open Migration

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