Privare, senza un legittimo motivo, un individuo della propria libertà di movimento non è possibile in uno stato di diritto. Sembrerebbe una nozione scontata, ma non lo era per i rifugiati che intendevano fare domanda di asilo in Ungheria. Ora - dopo l'intervento della Corte di giustizia dell'Unione Europea - Budapest ha acconsentito alla chiusura delle zone di transito dove intrappolava i richiedenti asilo, ma non ha ancora alcuna intenzione di lasciar attraversare i propri confini ai migranti. Ce lo racconta Anna Dotti.
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