Il 6 marzo scorso la tendopoli di San Ferdinando è stata sgomberata. Ad essere stato “cancellato” però non è stato l'intero accampamento ma solo la cosiddetta baraccopoli. L'insediamento ufficiale (così come quelli di fortuna nati tutt'attorno) esiste ancora ed è lì che finiranno i migranti che non sono riusciti ad entrare nel circuito dell'accoglienza e che non possono lasciare la zona per motivi economici o di lavoro. Perché nella piana di Gioia Tauro la vera emergenza è legata allo sfruttamento prima ancora che all'immigrazione. Ce lo racconta Daniela Sala, tornata nella tendopoli calabrese pochi giorni dopo lo sgombero.
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