La storia di Moussa Diarra è quella di molte altre persone migrante inghiottite da un sistema violento, fatto di precarietà e inaccessibilità ai documenti. Il governo ha approvato un nuovo decreto sui paesi sicuri per tentare di aggirare la sentenza del Tribunale di Roma. Nel frattempo, l’Ue continua a non essere trasparente sulle relazioni con la Tunisia in merito alle politiche anti-migranti.
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