1. Scene di ordinaria tragedia tra la Grecia e la Macedonia
Centinaia di profughi attraversano un fiume che separa la Grecia dalla Macedonia. Il video di Channel 4 news.
2. AfD ha vinto, ma la Merkel ha perso?
Alternative für Deutschland ha ottenuto un risultato eccezionale alle elezioni locali di sabato scorso nei tre land tedeschi del Baden-Württemberg, Sassonia Anhalt e Renania Palatinato. Eppure il successo della destra estrema e populista, non significa automaticamente una sconfitta per le politiche a favore dei rifugiati di Angela Merkel e dei governatori locali. Anzi. L’analisi di Alberto Nardelli sul Guardian rimette in ordine una narrazione sbagliata.
3. Dubbi sull’accordo sui profughi tra Ue e Turchia
L’accordo stipulato tra il premier turco Davutoglu e i capi di governo dell’Ue pochi giorni fa avrà indiscutibilmente un effetto. Ma quale? E soprattutto, si tratta di un patto che rientra nella legalità così com’è stata sancita dalla Convenzione sui rifugiati del 1951 in avanti? L’analisi di Robin Cohen professore emerito di studi sullo sviluppo dell’università di Oxford.
4. Le violenze (anche in Europa) sulle donne rifugiate
Sono circa 400mila le donne che nel 2015 hanno fatto richiesta d’asilo in Europa. Un terzo dei profughi arrivati a bussare alle porte della Germania e degli altri paesi Ue. Nel loro viaggio in Africa o in Medioriente in molte sono state violentate o molestate. Ora però si scopre che anche dopo aver attraversato la porta europea, molte le violenze sulle donne proseguono.
5. Ritratto della sindaca
Giusi Nicolini, la sindaca di Lampedusa, vista dagli Usa. Ozy dedica un lungo ritratto a uno dei protagonisti in positivo della crisi dei rifugiati.
6. Salvagente neri
Giubbotti di salvataggio neri per non essere visti dalla Guardia Costiera. I migranti sui barconi che attraversano lo stretto tra la Turchia e le isole greche da qualche tempo indossano salvagente che li rendono invisibili nel mare di notte. Salvagenti pieni di plastica, inutili se si finisce in mare. Il video di Valerio Cataldi per il Tg2.
7. Ai WeiWei nel fango di Idomeni
«Incredibile tutta questa gente ammassata nel mezzo dell’Europa senza speranza di essere mandata da un’altra parte perché la porta è chiusa. Penso sia una grande violazione dei diritti umani». La visita sotto una pioggia torrenziale dell’artista e attivista cinese Ai WeiWei al campo di Idomeni.
8. Quando è nato il rifugiato politico
Nel XIX secolo dopo guerre e rivoluzioni è emersa una nuova figura, quella del “rifugiato politico”. Ma a quasi settant’anni dal riconoscimento giuridico con la Convenzione di Ginevra del 1951, l’incertezza del vocabolario utilizzato riflette la contraddizione degli Stati europei tra il dovere di protezione e la paura degli stranieri. Un approfondimento di Sylvie Aprile e Delphine Diaz su La vie des idees.
9. La crisi dei migranti in multimedia
Un riassunto multimediale degli ultimi sviluppi della crisi dei migranti in Europa. Video, testo, infografiche e animazioni per raccontare quello che è successo finora nel 2016. Al solito gran lavoro visuale del New York Times.
10. Trump, ritorno all’antico (razzismo)
Affinità (molte) e divergenze (poche) tra il linguaggio di Donald Trump e quello del Ku Klux Klan degli anni ’20. Nella corsa, per ora vincente, verso la nomination repubblicana il super miliardario usa la retorica iper-nazionalista e anti-immigrati degli incappuciati razzisti. Tra “100 percent americanism” e i muri contro gli immigrati, The Atlantic ricostruisce una storia di un secolo fa che sembra ritornare.