1. Lo scellerato accordo sui migranti UE-Turchia, un anno dopo
A dodici mesi dalla sua firma, la legittimità del contestatissimo accordo tra l’Unione Europea e la Turchia di Erdogan è sempre più in discussione. L’analisi di Lorenzo Bagnoli su QCodeMag.
2. Le disastrose conseguenze dell’accordo UE-Turchia
A un anno dall’accordo tra UE e Turchia sui migranti, Bruxelles sta facendo di tutto per non rimetterlo in discussione – nonostante questo abbia provocato una situazione umanitaria disastrosa in Grecia e nei Balcani.
Su Internazionale Annalisa Camilli fa il punto delle insopportabili conseguenze del patto.
3. Come l’accordo UE-Turchia legittima la destra estrema europea
Qual è stato esattamente l’impatto del controverso patto UE-Turchia in Europa e oltre? Innanzitutto l’avanzata e la legittimazione della destra estrema ed i populismi in tutto il vecchio continente, ma non solo. L’approfondimento di Daniel Howden su Refugees Deeply con una intervista a Dimitris Christopoulos.
4. Mediterraneo: perché le ONG che salvano i migranti in mare sono sotto accusa?
Frontex, l’agenzia europea per le frontiere esterne, ha accusato le organizzazioni umanitarie che operano nel Mediterraneo centrale per salvare i migranti in mare di essere sostanzialmente “colluse” con i trafficanti di esseri umani, attivi in Libia, affermando che le operazioni di ricerca e soccorso che sempre più spesso si svolgono vicino alle coste libiche agirebbero da “pull factor” (ossia da fattore di attrazione che incoraggia i migranti a intraprendere la traversata). Una indagine conoscitiva sulle ong che svolgono attività di ricerca e soccorso nel canale di Sicilia è stata conseguentemente aperta dalla procura di Catania. Mentre le ong respingono fermamente le accuse formulate da Frontex e dalla procura italiana affermando di essere al centro di un processo di criminalizzazione, Valeria Brigida e Mario Poeta cercano di spiegare su Internazionale com’è possibile che si sia arrivati a questo punto.
5. Italia: chi sono i “G2” che chiedono a gran voce la riforma della legge di cittadinanza?
Nati in Italia o arrivati qui da bambini, i figli degli stranieri non sono riconosciuti come cittadini italiani – e per questo chiedono la riforma della legge di cittadinanza. L’approfondimento de Il Post nella nuova sezione dedicata ai figli delle migrazioni, “Nativi” (perché italiani si diventa!).
6. Italia: viaggio nel razzismo della provincia italiana
Un viaggio nella “zona grigia” che ha portato allo scellerato omicidio di Fermo. Per la prima puntata del reportage a più voci di Internazionale sul razzismo nella provincia italiana, lo scrittore e giornalista Alessandro Leogrande ci porta nel paesino dell’anconetano scenario del brutale omicidio di un richiedente asilo nigeriano per mano di un’ultrà, cercando di ricostruire quello che è successo, i perché e le conseguenze.
7. Inghilterra: sempre più donne senza documenti escluse dal servizio sanitario nazionale
In Inghilterra centinaia di donne migranti senza status legale si trovano in una situazione di estreme vulnerabilità: incinta, ma impossibilitate ad accedere al servizio sanitario nazionale per timore di essere segnalata al dipartimento di sicurezza nazionale o di dover pagare cifre spaventose. Il reportage di Amelia Gentleman per il Guardian.
8. Il “nuovo” blocco di Trump
Intanto, in America il presidente Trump ha promulgato un nuovo blocco per rifugiati e migranti (dopo che i tribunali statunitensi avevano vanificato il precedente). Un ordine esecutivo costruito con più attenzione del precedente, con l’ambizione di essere “a prova di corte”… e che però è stato già fermato da un giudice hawaiano – anche se questo non basta a inibirne del tutto le gravi conseguenze! L’articolo di Dara Lind su Vox e quello di Keegan Hamilton su Vice News.
9. L’appello inascoltato della Merkel a Trump
Nel frattempo la cancelliera tedesca è stata negli Stati Uniti per la prima visita ufficiale dopo l’elezione di Trump. E nell’incontro tra i due leader sono emerse con grande chiarezza le differenze insormontabili: da un lato, la politica dell’accoglienza, dall’altro, l’ossessione per la minaccia terroristica islamica. L’articolo di David Smith e Philip Oltermann sul Guardian.
10. Le conseguenze dei tagli di Trump per i rifugiati del Myanmar
Tra le prime vittime delle politiche di Trump vi sono le migliaia e migliaia di persone in fuga dal Myanmar (tra cui tanti cristiani ma anche tanti musulmani Rohingya), spiega l’analisi di Martha Mendoza e Meghan Hoyer per Associated Press.
Immagine di copertina: Andreas H. Landl (CC BY-NC 2.0).