1. Iscrizione anagrafica: il decreto Salvini è illegittima
La Corte Costituzionale ha giudicato illegittima la norma del primo “decreto sicurezza” del 2018 – voluto dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini e approvato dal primo governo Conte – che preclude agli stranieri richiedenti asilo l’iscrizione all’anagrafe.
” […] la Corte ne ha dichiarato l’incostituzionalità per violazione dell’articolo 3 della Costituzione sotto un duplice profilo: per irrazionalità intrinseca, poiché la norma censurata non agevola il perseguimento delle finalità di controllo del territorio dichiarate dal decreto sicurezza; per irragionevole disparità di trattamento, perché rende ingiustificatamente più difficile ai richiedenti asilo l’accesso ai servizi che siano anche ad essi garantiti”.
https://twitter.com/open_migration/status/1281286184925376513
Il decreto, infatti, è andato a incidere sulle modalità di iscrizione all’anagrafe da parte dei soggetti stranieri e ha spesso comportato il rifiuto da parte della pubblica amministrazione (e dunque di enti come scuole o asili nido, Asl, Centri per l’impiego) e di soggetti privati (come le banche per l’apertura di un conto corrente) di erogare servizi.
Per spiegare le modalità con cui accedere comunque a questi servizi – e per fornire prime indicazioni utili agli operatori di diritto in tema di iscrizione anagrafica ed accesso ai servizi – la Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili aveva realizzato questa breve guida all’iscrizione anagrafica.
2. Sulle proteste ad Amantea per il trasferimento di migranti, alcuni affetti da Covid
Dopo un’intera giornata di tensioni, blocchi stradali, proteste e sit-in contro il trasferimento in paese dei 28 migranti bengalesi salvati dal Mediterraneo (di cui 13 risultati positivi al Covid19), la Prefettura di Cosenza ha deciso di affidare ai militari la sicurezza della struttura in cui sono ospitati.
Come racconta Alessia Candito su Repubblica, lo sbarco di 13 bengalesi con il coronavirus aveva provocato scontri e blocchi stradali nella cittadina calabrese, che hanno portato alla decisione di far presidiare la struttura in cui gli stranieri sono ospitati all’esercito.
“Se per difendere i migranti dalle proteste o evitare che qualcuno si allontani, nessuno lo ha detto. Di certo, le regole sono chiare. Nessuno entra e nessuno esce. Solo medici, infermieri e personale autorizzato a portare cibo e beni di prima necessità sarà autorizzato ad entrare nella struttura”.
#Italy deploys soldiers to town housing quarantined #migrants.
Decision follows residents’ protests in #Amantea, in #Calabria, where 13 people from #Bangladesh were placed under #Quarantine after testing positive for #Covid_19. My latest for @guardian https://t.co/YgmBgFZ95n— Lorenzo Tondo (@lorenzo_tondo) July 14, 2020
“Penso che quanti, ad Amantea (Cosenza), hanno bloccato una strada provinciale per protestare contro l’arrivo, in un vicino centro di accoglienza, di tredici migranti positivi al virus, non siano razzisti. Ci sarà pur stato qualcuno seriamente convinto dell’inferiorità genetica degli asiatici ma, a muovere la gran parte di loro, è stata, presumo, una condizione di ansia. Tanto più intensa quando la minaccia dell’epidemia appare destinata a insidiare la propria comunità dall’esterno”, ragiona Luigi Manconi su La Repubblica.
La comunicazione istituzionale della Regione Calabria di certo non aiuta a distendere il clima:
3. Se si punta ancora sulle navi quarantena
Undici migranti tra i 66 asiatici sbarcati lunedì a Pozzallo sono risultati positivi al Covid-19. I positivi, tutti asintomatici – come riporta Il Fatto Quotidiano – sono stati così immediatamente trasferiti in isolamento in una struttura individuata dalla prefettura di Ragusa.
Da qui la rabbia del governatore siciliano, Nello Musumeci, che torna ad attaccare il governo: “Se ci fosse stata una nave per la quarantena, come invano richiediamo da settimane, queste persone non sarebbero mai sbarcate fino alla conclamata negatività”.
Migranti. La quarantena dei migranti sulla Moby Zaza ci costa 1,2 milioni di euro più Iva per 30 giorni. La Rubattino costò circa un milione ogni 15 giorni. Le navi quarantena sono traghetti privati (Cin). Le caserme costerebbero meno, ma la popolazione è contraria.
— Valentina Furlanetto (@valfurla) July 14, 2020
Secondo Donatella Parisi, portavoce del centro Astalli:
“Una nave non può essere una soluzione. Sono persone già provate da viaggi molto duri. Secondo noi è necessario invece mettere in atto delle strategie alternative, come il soccorso in mare, l’accoglienza dignitosa ed eventualmente la quarantena, ma in delle situazioni protette”.
4. Detenzione Migrante ai tempi del Covid
Che senso ha detenere dei cittadini stranieri nei Cpr in un periodo in cui la limitazione della mobilità internazionale impedisce di effettuare i rimpatri? Ha senso privare della libertà personale degli individui che non hanno commesso un reato e che nel 50% dei casi saranno rilasciati dai Cpr e rimessi in libertà come irregolari? Che senso ha prevedere periodi di quarantena sulle navi per le persone sbarcate sulle coste italiane quando ormai le migliaia di persone che arrivano via aerea o attraverso i confini terrestri non hanno l’obbligo di sottoporsi a questa misure? Con un proprio rapporto pubblicato ieri, la Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili dimostrare l’inefficacia, l’inutilità e l’ingente costo, in termini umani ed economici, che rappresentano i luoghi di trattenimento per gli stranieri.
Proprio in queste ore, intanto, apprendiamo di una nuova tragica morte nel Cpr di Gradisca di Isonzo: a quanto riportato da Meltingpot si tratterebbe di un cittadino albanese, ancora ignote invece le cause del decesso.
5. Aumentano i migranti morti nel Mediterraneo:
Il clima più caldo e le chiusure determinate dalla pandemia sarebbero alla base di un aumento del numero di persone che tentano di attraversare il Mediterraneo dal Nord Africa verso l’Europa, centinaia solo nelle ultime giornate.
Come denunciano le società della Mezzaluna Rossa che in Tunisia e in Libia stanno assistendo a un aumento degli annegamenti sulle coste del Nord Africa, in molti non sopravvivono al viaggio: secondo l’International Organization for Migration, nel giugno di quest’anno, rispetto allo scorso anno, sarebbe morto il 20% di persone in più.
#Migranti , aumentano gli annegamenti nel #Mediterraneo : recuperati 26 corpi in #Libia e più di 30 in #Tunisia – L'allarme della @ICRC per chi tenta il viaggio verso l' #Europa e muore a poca distanza dalle coste del Nord Africa
https://t.co/pAJV1ClTOV— ReginaCatrambone (@ReginaCatrambon) July 12, 2020
“Mentre i volontari della Croce Rossa in Italia sostengono coloro che sono riusciti a sopravvivere alla traversata, sfortunatamente dall’altra parte del Mediterraneo, sia i volontari libici che quelli tunisini della Mezzaluna Rossa sono lasciati a raccogliere i corpi di coloro che non ce l’hanno fatta”, le parole del presidente della Federazione internazionale della Croce Rossa, (IFRC) Francesco Rocca.
6. Razzismo: Lunaria presenta il nuovo libro bianco
Un’atleta paralimpica aggredita ad Ardea insieme al padre: è solo l’ultimo inquietante episodio di ordinario razzismo che ha avuto luogo in Italia.
Tra il 1° gennaio 2008 e il 31 marzo 2020 l’associazione Lunaria ha documentato 7.426 di cronache di ordinario razzismo come questa.
Episodi raccontati nel quinto libro bianco dell’associazione: cinque contributi di analisi introduttivi e ventidue storie esemplari, scelte perché hanno avuto un iter giudiziario significativo o perché mostrano le diverse forme che può assumere l’interazione tra i discorsi, le politiche e i comportamenti sociali discriminatori.
7. Francia: il ministero dell’Interno viola il diritto d’asilo alla frontiera con l’Italia
“L’otto luglio, il Consiglio di stato francese ha confermato quello che le nostre associazioni denunciano da anni: il ministero dell’Interno viola il diritto d’asilo alla frontiera con l’Italia. A maggio scorso, una donna e suo figlio di cinque anni sono stati respinti verso l’Italia nonostante avessero espresso il desiderio di fare domanda d’asilo al momento del loro arrivo in Francia” .
Con queste parole Amnesty Italia dà riscontro della sentenza del Consiglio di Stato francese, chiamato a esaminare quanto accaduto a maggio scorso quando una donna e suo figlio di cinque anni erano stati respinti verso l’Italia, nonostante la loro richiesta al momento dell’arrivo in Francia.
“La decisione è senza appello: rifiutandosi di registrare ed esaminare la domanda di asilo della donna, l’autorità amministrativa ha minacciato gravemente e in modo chiaramente illegale il diritto di asilo, che costituisce una libertà fondamentale”.
8. Migliaia di migranti rischiano di rimanere per strada in Grecia
Un numero sempre maggiore di rifugiati in Grecia, comprese persone con gravi problemi fisici e di salute mentale è minacciato di sfratto, privato dell’assistenza economica e lasciato in strada senza servizi e senza accesso ad un’assistenza sanitaria adeguata.
#Refugees in #Greece with severe medical issues are being evicted from their homes and left in the streets without protection, shelter or regular healthcare. We call on the Greek government to protect the most vulnerable in this volatile time of #Covid_19 – stop evictions now! pic.twitter.com/Ukn1AsqnFo
— MSF Sea (@MSF_Sea) July 13, 2020
Alla ricerca di una soluzione rapida per decongestionare i campi sovraffollati delle isole, il governo greco ha iniziato a sfrattare più di 11.000 beneficiari di protezione internazionale dai propri alloggi. Questa la denuncia di Médecins Sans Frontières, che chiede al governo greco di sospendere gli sfratti – in particolare delle persone più vulnerabili -, di individuare soluzioni di accoglienza alternative immediate e di ampliare i programmi di accoglienza esistenti.
9. Secondo l’Ismu sempre più italiani lasciano il paese
“L’Italia si conferma sempre di più paese di emigrazione, anche per gli stranieri che riescono ad ottenere la cittadinanza italiana. A fotografare il fenomeno è la fondazione Ismu. Secondo l’Istituto, infatti, nonostante il Decreto Sicurezza abbia raddoppiato il termine di definizione dei procedimenti da 24 a 48 mesi, nel 2019 le acquisizioni di cittadinanza invertono il più recente trend negativo e crescono del 13 per cento rispetto al 2018 con un numero pari a 127mila procedimenti”. Ma, come riporta Redattore Sociale, dopo aver ottenuto il passaporto molti vanno via per la crisi economica.
10. Nasce la rete nazionale contro i discorsi d’odio
“Viene definito hate speech: è il linguaggio carico di aggressiva ostilità che caratterizza molti dei contenuti che girano sui social network o su Internet. Vari Paesi d’Europa hanno emanato leggi ad hoc, in Italia ancora non c’è una normativa precisa, ma nasce la Rete che riunirà agenzie educative e associazioni di studi giuridici per monitorare il fenomeno dell’odio sui social e studiare gli strumenti per contrastarlo”. Fausta Speranza di Vatican News ha intervistato l’esperto di linguistica Federico Faloppa, tra i promotori della rete nazionale contro i discorsi d’odio che è stata presentata il 14 Luglio.
In copertina: foto via Twitter/SosMéditeranée