1. Il Conte bis alla prova sulla migrazione
Prende sempre più corpo il nuovo corso giallo-rosso. Proprio il discorso del Premier Conte alla Camera sembra essere riassuntivo di tutti i nodi che la nuova coalizione dovrà dipanare in tema di accoglienza e immigrazione.
Superamento dell’approccio emergenziale, migliorare i rapporti con i partner europei, revisione dei decreti sicurezza – anche alla luce delle raccomandazioni del capo dello Stato Mattarella.
Particolare enfasi ha dato poi il Premier ai rapporti con i partner europei e all’opportunità dei corridoi umanitari:
“Ho rappresentato con convinzione questa nostra visione ai principali leader europei e continuerò a farlo nel Governo che sta nascendo, nei rapporti con i Paesi partner e i nuovi vertici europei, da subito con iniziative concrete che devono farci uscire, tra l’altro, da gestioni emergenziali. Su questo le nostre strutture sono già al lavoro. Ma anche con azioni lucide e coerenti con il nostro approccio, come ad esempio l’istituzione di corridoi umanitari europei”.
Nella serata di ieri è poi arrivata la fiducia anche del Senato. Degna di nota la dichiarazione di voto della Senatrice a vita Liliana Segre: “Ho vissuto sulla mia pelle l’intolleranza e l’odio e so la facilità di passare dalle parole ai fatti. Mi hanno insegnato che chi salva una vita salva il mondo intero; per questo un mondo in cui chi salva vite viene osteggiato mi pare proprio un mondo rovesciato”
2. Lamorgese al posto di Salvini agli Interni, Di Maio alla Farnesina
Matteo Salvini non è più ministro dell’Interno. A sostituirlo al Viminale è Luciana Lamorgese, ex prefetto di Milano per molto tempo impegnata nella gestione del sistema d’accoglienza nel nord d’Italia e nella promozione di politiche migratorie inclusive.
Come ricorda Il Fatto Quotidiano, durante il suo lavoro come Prefetto di Milano fu la promotrice di un protocollo d’intesa per l’accoglienza che ottenne un ottimo riscontro tra i sindaci dell’area metropolitana di Milano.
“Oggi assistiamo a rigurgiti di antisemitismo e di razzismo, anche in relazione ai flussi migratori. Bisogna accogliere nelle regole e non respingere il diverso che può essere un arricchimento per il territorio” disse allora.
Salvini intanto, rimangiandosi la parola data, e non rispettando il protocollo del Viminale, non ha presenziato al passaggio di consegne nel ministero.
Passare da una strategia puramente emergenziale a una risposta più strutturale. Sono invece le prime affermazioni Luigi Di Maio appena insediatosi nel nuovo ruolo di Ministro degli Esteri. L’Africa e le migrazioni – continua il leader pentastellato – saranno componenti essenziali della politica estera del nuovo governo italiano.
Tra le principali sfide proposte da di Maio resta al primo posto il superamento del regolamento di Dublino.
3. Alan Kurdi, Ocean Viking: continua la linea dura contro le ong?
Il nuovo governo è già alla prova della solidarietà. La nave di Sos Mediterranée e Msf – che già nei giorni scorsi aveva salvato 50 persone – ha preso a bordo altri 34 migranti che erano stati soccorsi da un veliero tedesco, lo Josefa, nei pressi di una piattaforma petrolifera a 65 miglia dalle coste libiche. Per ora il Viminale sembrerebbe propenso ad autorizzare uno sbarco, ma proprio ieri sera aveva però negato il porto alla nave Alan Kurd della Sea-Eye che, con ancora a bordo 5 migranti, chiede da dieci giorni chiede di poter approdare.
“L’Italia sfortunatamente è molto veloce quando si tratta di rifiutare aiuto alla Alan Kurdi”, il commento della Ong tedesca Sea-Eye, che ha pubblicato su Twitter la mail di rifiuto.
“Il primo atto del nuovo governo è chiudere i porti alla Alan Kurdi che è ancora in mare con solo 5 naufraghi a bordo. Così non va bene, per niente. Cacciare Salvini e tenersi le sue politiche non mi pare geniale. Chiedo al governo di correggere subito questo errore”, ha dichiarato invece Matteo Orfini del Partito Democratico.
I 5 a bordo della nave alla fine sono riusciti a sbarcare a Malta.
4. L’Europa apre alle distribuzione dei migranti?
Superare la politica dei porti chiusi. Passare dall’approccio ipermediatizzato della trattativa “caso per caso” a un accordo di massima per la ricollocazione dei migranti salvati in mare e sbarcati in Italia. A questo starebbe lavorando la squadra di governo, ricevendo già i primi segni di apertura dai paesi Ue: “Questo nuovo governo sembra oggi più aperto nella sua dimensione europea, più determinato ad avere con la Francia delle relazioni positive, più aperto anche all’attuazione di dispositivi condivisi sull’immigrazione, siamo pronti a parlarne”, ha fatto sapere il ministro degli esteri francese Le Drian.
Un primo appuntamento decisivo in questo nuovo approccio con l’Europa sarà il 23 settembre, quando a La Valletta i ministri dell’Interno di Malta, Italia, Francia, Germania e Finlandia discuteranno proprio dell’accordo.
5. Disposizioni discriminatorie: impugnata la legge del Friuli Venezia Giulia
“Numerose disposizioni sono risultate eccedere dalle competenze Statutarie della Regione”, altre invece – relative a materia di immigrazione – “appaiono discriminatorie, in contrasto con i principi di cui all’articolo 3 della Costituzione e in violazione della competenza esclusiva statale”. Con questi motivi il Consiglio dei Ministri, impegnato nella sua prima seduta, ha impugnato una legge regionale del Friuli Venezia Giulia.
Tra le norme contestate, quella che prevedeva tagli ai fondi per l’integrazione e inclusione sociale, soldi che verrebbero investiti invece per finanziare i rimpatri (che sono però di competenza nazionale), e quella che limitava gli incentivi occupazionali solo a chi assumesse residenti in Friuli da più di cinque anni.
“Tutte le norme impugnate dal Governo sono della mia Regione, sono felice di dare fastidio a questi traditori”, dichiara il governatore leghista Massimiliano Fedriga.
Dello Stesso avviso anche l’ex Ministro Salvini: “È una vergogna”.
6. Sul Decreto Sicurezza
Abrogazione della protezione umanitaria, restringimento del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, multe alle navi del soccorso, divieto di ingresso nelle acque italiane: sono solo alcune delle norme introdotte dai decreti sicurezza a firma Salvini.
Cosa resterà di tutto questo? Quale sarà la posizione della Coalizione giallo-rossa?
Tommaso Ciriaco su Repubblica spiega che il governo punterà a non applicare le norme sui migranti facendo leva sulle scelte fatte finora dalla magistratura e spera nella collaborazione di Bruxelles per la redistribuzione dei profughi.
Per Vitalba Azzollini, il discorso è più ampio e dalle pagine di Linkiesta spiega come non può prescindere dalla riforma dello ius soli.
7. Italia e Migration Compact, nuove speranze per la ratifica?
Tra i vari nodi che attendono di essere dipanati dal nuovo esecutivo c’è sicuramente quello relativo il Global Compact per una ‘migrazione sicura, ordinata e regolare’.
Lo scorso dicembre, quando le Nazioni Unite lo avevano approvato, l’Italia aveva deciso di astenersi dalla votazione, mentre proprio il giorno prima era stata tra i 181 paesi ad approvare il Global Compact on Refugees (accordo complementare a quello sui migranti).
Quale sarà la posizione del nuovo governo? A chiederselo è Marta Foresti dell’Overseas Development Institute, che lo scorso anno ci aveva spiegato il significato politico del raggiungere un accordo internazionale sulle migrazioni in un’epoca dominata da xenofobia e nazionalismo.
Jury is out on new #Italian coalition government. A relief to see #Salvini sidelined but actions and long term political vision is what matters. Will PM @GiuseppeConteIT now ratify the #globalcompactmigration as concrete signal of change of policy? #migration #italy #formigration pic.twitter.com/0ik31PNmG1
— Marta Foresti (@martaforesti) September 5, 2019
8. Domenico Lucano può tornare a Riace
A quasi un anno dall’arresto, il 2 ottobre scorso, l’ex sindaco di riace Domenico Lucano ha potuto tornare nel piccolo paese calabrese. È stato il Tribunale di Locri a revocare l’ordinanza che dal 16 ottobre scorso vietava all’ex sindaco Mimmo Lucano di entrare a Riace.
Alla piccola folla che si era riunita per salutarlo, Lucano ha detto che farà “di tutto per lavorare e favorire i progetti di accoglienza perché ormai, nel mondo, Riace rappresenta questo”.
Come ricorda il Post, Lucano è ancora sotto processo per le accuse di associazione a delinquere, truffa, abuso d’ufficio, frode in pubbliche forniture, falso e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
9. Non solo guerre, ecco da cosa scappano i migranti
Chi sono i migranti che arrivano in Italia, e da cosa fuggono?
La povertà in Nigeria, il terrorismo in Mali, le guerre che lacerano il paese nel Sudan. E ancora, i migranti “invisibili” dalla Tunisia e la repressione in Afghanistan. Dietro alla fuga di milioni di cittadini ci sono motivi che ignoriamo o non riusciamo ancora a capire. Ce li racconta in questo articolo del Sole 24 Ore Valentina Furlanetto.
10. Luca Marinelli dedica la Coppa Volpi a chi salva vite in mare
Luca Marinelli e Ariane Ascarid, premiati a Venezia come migliori attori, hanno dedicato la Coppa Volpi ai soccorritori e ai tanti migranti morti nel Mediterraneo.
“Dedico questo premio a coloro che sono in mare a salvare altri esseri umani che fuggono e che ci evitano di fare una figura pessima con il prossimo. Viva l’umanità e viva l’amore” le parole dell’attore romano.
“Sono nipote di migranti italiani che per fuggire la miseria sono arrivati a Marsiglia e questo premio mi dà la possibilità di ritrovare le mie radici. La Coppa è dunque per tutti quelli che dormono per l’eternità sul fondo del Mediterraneo” le dichiarazioni dell’attrice francese.
In copertina: L’Europa a Roma – Celebrazioni del Parlamento italiano. Via Flickr/Camera dei Deputati (CC BY-ND 2.0)