1. Navi quarantena: tra illeciti e condizioni precarie
Il ministero dell’Interno potrebbe essere accusato di illecito trattenimento di persone.
+++ #Migranti Navi quarantena. La @crocerossa minaccia di scendere: “Illecito trattenimento” +++
Niente #greenpass per migranti negativi. Impossibile farli sbarcare. Operatori a bordo pronti a lasciare le navi: “Diritti violati”@nelloscavo@Avvenire_Nei https://t.co/2croL2DlY5— nello scavo (@nelloscavo) January 12, 2022
Il prolungamento della permanenza sulle navi quarantena – già ampiamente criticate per via delle gravi condizioni precarie in cui le persone sono trattenute – potrebbe considerarsi sequestro di persona.
2. Bonus bebè e assegno di maternità: incostituzionale il requisito del permesso di lungo soggiorno
La Corte ha definitivamente cancellato dal nostro ordinamento la discriminazione secondo cui per accedere al bonus bebè e all’assegno di maternità è necessario un permesso di soggiorno di lungo periodo – escludendo così molte persone straniere prive di questo particolare permesso e con bambini a carico.
La Corte costituzionale, riunita in camera di consiglio l’11 gennaio 2022, ha esaminato le questioni sollevate dalla Corte di Cassazione sulla disciplina del suddetto bonus, ritenuta lesiva del principio di eguaglianza e della tutela della maternità perché subordina la concessione dei due assegni alle persone straniere extracomunitarie alla condizione che siano titolari del permesso per soggiornanti Ue di lungo periodo.
La Corte costituzionale ha ritenuto che le disposizioni censurate siano in contrasto con gli articoli 3 e 31 della Costituzione e con l’articolo 34 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.
3. Un altro migrante perde la vita nel canale della Manica
Un giovane migrante che stava tentando di attraversare lo stretto di mare tra Francia e Inghilterra con una trentina di altre persone a bordo di una piccola imbarcazione di fortuna ha perso la vita al largo di Berck, nel dipartimento francese del Pas-de-Calais.
La vittima aveva circa vent’anni e sarebbe di nazionalità sudanese. Si tratta del primo decesso di un migrante nella Manica del 2022, dopo il tragico bilancio del 2021, con 30 migranti morti e 4 dispersi. Secondo la procura, le altre 32 persone che tentavano di attraversare la Manica assieme alla giovane vittima sono state riportate a terra “sane e salve” dai soccorsi francesi, ma in stato di “ipotermia”.
Più di 28.000 migranti hanno effettuato il viaggio nel corso del 2021, rispetto agli 8.400 del 2020. Molti migranti provengono da alcune delle parti più povere e instabili del mondo e molti chiedono asilo, nonostante le politiche sempre più securitarie, in contrasto con i diritti umani, adottate dal governo britannico.
4. L’Irlanda annuncia un nuovo programma di regolarizzazione per i migranti
L’Irlanda ha annunciato la realizzazione di un nuovo schema di regolarizzazione per le persone migranti prive di documenti.
La ministra della giustizia irlandese Helen McEntee ha affermato che il programma può migliorare la vita di migliaia di persone che contribuiscono al tessuto sociale ed economico del Paese ma che sono costrette a lavorare nel limbo della precarietà e dell’irregolarità. Si stima che circa 20.000 migranti privi di documenti in Irlanda potranno presentare domanda, tuttavia, Fiona Hurley, responsabile delle politiche e delle comunicazioni dell’associazione per i diritti dei migranti e dei rifugiati Nasc-Migrants and Refugees Rights, ha espresso alcune perplessità circa le difficoltà di applicazione di tale regolarizzazione, poiché le tariffe che verranno applicate alle domande sono impegnative.
“Siamo molto preoccupati per le tasse”, spiega Hurley. “Non solo c’è il costo della domanda iniziale, ma in aggiunta, per tutti i richiedenti di età superiore ai 18 anni, c’è anche una tassa di 300 euro per la Irish Residents Card. Ciò significa che se sei una famiglia con due genitori e un figlio di 18 anni, stai già affrontando una retta di almeno 1.600 euro”.
5. Nel Mediterraneo si continua a morire mentre in Libia viene nominato un nuovo torturatore per contrastare le migrazioni
Mentre le persone sono costrette a prendere strade sempre più pericolose, la tragedia nel Mediterraneo continua. Il 2021 si è chiuso con un bilancio di oltre 1.500 vittime, più di 32.000 persone sono state intercettate e rimandate in Libia dove la situazione è ulteriormente peggiorata.
https://twitter.com/MSF_Sea/status/1478390469075865607?s=20
Infine, la Libia ha nominato Mohammed al-Khoja, un leader delle milizie già noto per abusi contro i migranti, come nuovo capo del Dipartimento per la lotta alla migrazione irregolare (DCIM). Nonostante il suo coinvolgimento nella violazione dei diritti umani dei migranti, ha comunque ottenuto legittimità dall’Ue tramite i finanziamenti alle milizie.
#Libya The militia leader Mohammed al-Khoja (notorious for abuse against migrants in Sika DC) has now been nominated head of DCIM – the agency responsible for detention centers under the Ministry of Interior. Al-Khoja has gained legitimacy & M$ thanks to the @EU_Commission pic.twitter.com/GjXIarGCyr
— Sara Creta (@saracreta) December 24, 2021
6. Ancora respingimenti in Grecia
Secondo la ong Aegean Boat Report (ABR), 25 migranti dall’Afghanistan hanno raggiunto l’isola greca di Lesbo, solo per essere radunati e lasciati alla deriva da commando armati. Il gruppo, che comprende 17 bambini piccoli, si trova ora in un centro in Turchia.
ABR ha affermato che il gruppo è partito per la Grecia dalla Turchia e ha raggiunto l’isola di Lesbo per poi nascondersi nei boschi per paura di esere rimpatriati in Turchia. I migranti hanno preso contatto con l’Ong, chiedendo assistenza e affermando di essere rifugiati provenienti dall’Afghanistan, privi del necessario per poter sopravvivere – dal cibo a vestiti adeguati. ABR ha quindi contattato le autorità greche per segnalare l’emergenza dicendo che il gruppo avrebbe voluto richiedere asilo in Grecia.
Tuttavia alcuni testimoni e residenti locali hanno affermato che la polizia, con passamontagna e auto non identificate, hanno catturato diversi migranti per poi costringerli a “tornare” in Turchia spingendoli su una zattera. Dai video ricevuti, ABR ha inoltre affermato che sia minori che adulti avevano dei lividi e che sono stati pestati dalle autorità che li hanno respinti.
Foto copertina via Twitter/SOS Mediterranee.