20 anni di carcere e 3 milioni di euro di multa, più il risarcimento dei familiari delle vittime e delle parti civili. Questo è l'esito del processo che vedeva imputato Gun Ufuk, considerato il capitano della Summer Love, la barca naufragata a Cutro lo scorso anno, dove morirono almeno 94 persone. Una condanna emblematica, una delle tante, contro "i capitani" su cui le politiche di criminalizzazione dei governi si ripetono, così da nascondere le responsabilità di politiche migratorie che fanno della chiusura delle frontiere il loro unico obiettivo. Condanna che arriva mentre sono ancora in corso le indagini sulle responsabilità delle autorità italiane con sei ufficiali e sottufficiali della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera sul registro degli indagati.
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