1. Giornata mondiale del rifugiato: la mappa degli eventi per celebrare l’accoglienza
Il 20 giugno in tutto il mondo si festeggia la giornata del rifugiato. Tante le iniziative organizzate in Italia per celebrare l’accoglienza: si è iniziato in anticipo con la speciale partita di calcio Champions with Refugees e il reading di storie di bambini migrant del Museo Migrante (co-organizzato da Cild) e si va avanti tutta la settimana – tra mostre, centri di accoglienza a porte aperte, e food festival. La mappa completa degli eventi organizzata da UNHCR al grido di #WithRefugees.
2. Giornata mondiale del rifugiato: un (altro) numero record di persone costrette alle migrazioni
In occasione della Giornata mondiale del rifugiato l’UNHCR pubblica la sua conta annuale delle persone costrette alle migrazioni forzate: un altro anno, un altro record (65,5 milioni tra rifugiati e sfollati). L’articolo di Al Jazeera e quello di Politico.
3. Mediterraneo: salvataggi in mare, una situazione alla Catch 22?
Un approfondimento del New York Times – arricchito da belle visualizzazioni di dati e flussi – definisce i salvataggi in mare come una situazione paradossale senza via d’uscita (alla Catch 22): questi sforzi per alleviare le drammatiche conseguenze della crisi migratoria nel Mediterraneo sarebbe infatti destinato a ritorcersi contro i migranti, perché i trafficanti reagiscono alle missioni di search and rescue (Sar) adottando strategie sempre più pericolose. Una lettura interessante, da affiancare però ai nostri approfondimenti su cosa c’è di falso e sviante nell’attacco alle Ong che fanno salvataggi in mare e perché la colpa del numero crescente di morti è piuttosto dell’Europa.
4. Italia, sulla cittadinanza è ora di cambiare
Resta in bilico la tanto attesa legge di riforma della cittadinanza. Che cosa prevederebbe esattamente e perché è tanto importante? Lo spiega l’articolo de Il Post, da accompagnare alla visione del video di Repubblica sui piccoli italiani di fatto ma stranieri per legge.
5. Italia: l’atlante dei minori stranieri soli
Sono sempre di più i piccoli migranti che giungono da soli nel nostro paese – ma le strutture per ospitarli sono ancora insufficienti, il che rappresenta uno dei nervi scoperti del sistema d’accoglienza italiana. Su Osservatorio Diritti Lorenzo Bagnoli fa il punto sui dati salienti dell’Atlante minori stranieri non accompagnati in Italia di Save the Children.
6. Italia: un sistema d’accoglienza al collasso
Il sistema d’accoglienza italiano è prossimo al collasso a causa della pressione determinata dalla combinazione del significativo numero di arrivi e delle riforme sbagliate che lasciano i richiedenti asilo senza assistenza. L’inchiesta di Diego Cupolo per Irin News.
7. Grecia: i rifugiati dimenticati di Chios
La Grecia non è davvero un paese per rifugiati. Il reportage di Mark Townsend per The Guardian sui richiedenti asilo – tra cui tante donne e minori – bloccati sull’isola greca di Chios, tra condizioni precarie e denunce di abusi e violenze.
8. Europa: la relocation ha fallito, e ora?
Il piano europeo di relocation dei rifugiati è stato un fallimento (come evidente già da tempo). Mentre l’UNHCR prende atto dell’esito deludente dell’impegno di solidarietà degli stati UE, da Bruxelles si preparano le sanzioni per Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca – colpevoli di essersi rifiutati di farsi carico delle quote di rifugiati loro assegnate. L’articolo di David Herszenhorn e Jacopo Barigazzi per Politico illustra le decisioni della Commissione Europea, mentre la riflessione di Daniel Tilles per Eu Observer ne spiega le criticità (perché imporre l’accoglienza alla Polonia potrebbe avere più conseguenze negative che positive).
9. America: i rifugiati danno più di quello che chiedono
Un nuovo studio dimostra il bilancio positivo – in termini economici – dell’accoglienza dei rifugiati negli Stati Uniti: i nuovi arrivati iniziano molto presto a pagare più in tasse di quanto ricevano in sussidi. L’articolo di Quartz.
10. Australia: il risarcimento milionario per i rifugiati deportati sull’isola di Manus
Circa 2000 richiedenti asilo, trattenuti per più di 2 anni nel centro di detenzione offshore australiano sull’isola di Manus in Papua Nuova Guinea, riceveranno un risarcimento di 70 milioni di dollari australiani come compensazione per le condizioni disumane in cui sono stati costretti. L’articolo del Guardian.
Foto di copertina: UNAMID (CC BY-NC-ND 2.0).