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Homepage >> Web review >> I 10 migliori articoli su rifugiati e immigrazione 29/2017

I 10 migliori articoli su rifugiati e immigrazione 29/2017

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25 luglio 2017
Cosa possiamo aspettarci dal vertice di Tunisi e dalla proposta di un piano di regolarizzazione degli ingressi di richiedenti asilo africani in Italia? Cosa vuol dire che tutte le barche portano a Roma, e perché l’Europa dovrebbe iniziare a farsi carico del dovere di accoglienza solidalmente all’Italia? Poi, focus sull’Italia: il grosso grasso business della mafia sull’accoglienza, i confini che uccidono e come non risolvere un caso giudiziario (e una crisi).

1. Un vertice a Tunisi per regolarizzare i flussi dall’Africa all’Europa?

I ministri europei e africani si riuniscono a Tunisi anche per discutere un piano – sostenuto dall’UNHCR – per regolarizzare i flussi di (alcuni, visto che si parla di soli 20.000 ingressi) richiedenti asilo dall’Africa all’Europa. Ma l’accento resta sull’esternalizzazione.
L’articolo di Patrick Wintour per The Guardian ci spiega cosa possiamo aspettarci dal vertice tunisino.

2. Diario di bordo dal Mediterraneo

Un diario che racconta la vita a bordo dell’Aquarius, una delle navi delle Ong impegnate nel soccorso dei migranti nel Mediterraneo centrale. Lo tiene Annalisa Camilli per Internazionale, raccontandoci cosa spinge gli operatori umanitari a soccorrere le persone nel Mediterraneo, nonostante le accuse che ricevono, le loro reazioni al codice di condotta per le ong scritto dal governo italiano e com’è partorire e nascere in mezzo al mare.

3. Solidarietà in mare, bando alle leggende

“Con tutte le bufale, leggende e mezze verità che hanno cominciato a circolare con l’inizio della campagna di discredito delle ong avviata dopo le dichiarazioni del procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, si potrebbe scrivere un libro”, scrive Lorenzo Bagnoli su Osservatorio Diritti – spiegando il perché della guida sulla solidarietà in mare realizzata dalla Coalizione italiana libertà e diritti civili .


4. Tutte le barche portano a Roma

L’Italia è l’unico punto d’approdo per i migranti che attraversano il Mediterraneo centrale ed ha accolto centinaia di migliaia di persone provenienti dall’Africa nel corso dell’ultimo decennio. Ma il fatto che gli altri paesi europei non si vogliano fare carico dell’accoglienza di quanti intraprendono il disperato viaggio della speranza attraverso il mare sta portando a un punto di rottura. L’articolo di Saviona Mane per Haaretz.

5. Italia, il grosso grasso business della mafia sull’accoglienza

Cibo rancido per i richiedenti asilo accolti in strutture fatiscenti, ristoranti di lusso e bagni con i rubinetti d’oro per i criminali che su quella accoglienza lucravano. L’inchiesta di Gaia Pianigiani per il New York Times fa il punto sul business della mafia sull’accoglienza in Italia.

6. Italia, il confine caldo di Ventimiglia

Al confine tra Italia e Francia, la cittadina di Ventimiglia è uno dei luoghi caldi della crisi umanitaria: sono centinaia i migranti lì bloccati in attesa di passare il confine, e decine quelli che perdono la vita nel tentativo di attraversarlo. Il reportage di Angela Giuffrida per The Guardian.

7. Italia, come non risolvere un caso giudiziario (e una “crisi”)

La storia di uno scambio d’identità – e di un uomo in carcere in Italia perché confuso con un altro – diventa il simbolo di un più ampio fallimento delle nostre autorità nella gestione della “crisi” migratoria. Il lungo approfondimento di Ben Taub per The New Yorker.

8. Italia, il rinvio della riforma sulla cittadinanza e le aspettative tradite di un milione di giovani

La discussione della tanto attesa riforma della legge di cittadinanza è stata (nuovamente) rinviata a settembre – tradendo così, ancora una volta, le aspettative di un milione di giovani italiani senza cittadinanza, nati e/o cresciuti in Italia ma, per legge, stranieri a casa propria. Un approfondimento del Post ci racconta com’è avere diciotto anni e non avere la cittadinanza del paese in cui si è cresciuti e si vive, per darci la misura di un vuoto di diritti che deve essere colmato senza ulteriori indugi.

9. Nessun rifugio per chi fugge dal cambiamento climatico

Il cambiamento climatico sta creando una nuova categoria di rifugiati, che però non ha nessuno strumento di protezione legale a disposizione. L’approfondimento di Darby Hopper per Motherboard.

10. 78 triliardi di motivi per aprire le frontiere

Il mondo senza confini sarebbe un posto migliore. Per tanti motivi: prima di tutto umanitari ed etici, ma anche economici. A dirlo è The Economist, che in un approfondimento (di un paio di settimane fa, ma da recuperare assolutamente!) fa un po’ di conti e lo mette nero su bianco: aprire le frontiere ci porterebbe un guadagno di 78 triliardi di dollari.

 

Foto di copertina: La nave Iuventa della Ong Jugend Rettet impegnata in missioni SAR (Moonbird Airborne Operation – Sea Watch, via rapporto Blaming the rescuers).

Etichettato con:attacco alle Ong, cambiamento climatico, cittadinanza, ius soli, Mediterraneo, Ong in mare, riforma della legge di cittadinanza, Rifugiati ambientali, rotta mediterranea centrale, salvataggi in mare, Tunisi, Ventimiglia

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