1. Non solo guerre: da cosa scappano i richiedenti asilo (e dove finiscono quando non trovano protezione)
Dicono: le persone che attraversano il Mediterraneo a bordo di imbarcazioni fatiscenti non scappano da alcuna guerra. Ma chi sono i migranti che arrivano in Italia, e da cosa fuggono, se non dalla guerra? L’analisi di dati e casi concreti mette in luce un punto fondamentale: a rischiare la vita (e meritare protezione internazionale) non sono affatto solo i siriani. Assolutamente da leggere e condividere l’importante articolo di Francesca Romana Genoviva, un evergreen che si è ben meritato il primo posto del nostro best of.
Se poi, dopo aver letto dell’alto numero di dinieghi, vi resta la curiosità di sapere cosa succeda alle persone che cercano protezione eppure non la trovano c’è l’articolo di Daniela Sala che racconta le vite in sospeso dei “diniegati” tra Svezia, Germania e Italia.
2. La nuova legge immigrazione e asilo non è affatto una buona notizia
Il 2017 è stato, tra le altre cose, l’anno del decreto Minniti-Orlando su immigrazione e asilo. Una legge che ha fatto molto discutere sin dalla sua prima presentazione, che noi vi avevamo riassunto in 5 punti fondamentali.
“Ci sono tanti modi per fare i muri: con il calcestruzzo o con le norme” commentò in occasione dell’approvazione del testo l’avvocato Lorenzo Trucco, presidente dell’Associazione Studi Giuridici per l’Immigrazione (Asgi). Ecco cosa prevede la nuova normativa e quali sono le principali criticità di una legislazione che innalza un “muro di diritto”: da oggi i migranti hanno ufficialmente meno diritti. Per legge. E questa non è affatto una buona notizia.
3. La verità, vi prego, sulle Ong in mare
L’attacco alle Ong impegnate in missioni di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo è stato il tema caldo di questa estate. Un fenomeno davvero preoccupante, e dalle gravi conseguenze, su cui è importante fare chiarezza. Per questo abbiamo preparato per voi una selezione di letture a riguardo.
• Come funzionano davvero le missioni di ricerca e salvataggio in mare? E ancora: salvare la vita in mare è un obbligo, e per chi? Perché è sorta la necessità di intervento di navi private? Che norme si applicano in alto mare, a bordo e in porto? La guida alla solidarietà in mare realizzata da Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili;
• Da dove viene e come funziona in pratica l’idea del soccorso solidale in mare (e cioè come lavorano e si finanziano le Ong che operano in mare)? L’approfondimento di Giacomo Zandonini.
• Attacco alle Ong: cosa c’è di vero (praticamente nulla) e cosa di falso / fuorviante (praticamente tutto)? L’analisi punto per punto di Lorenzo Bagnoli & Francesco Floris;
• C’è un rapporto che risponde scientificamente alle accuse sui soccorsi in mare. Il punto della nostra Corallina Lopez Curzi;
• Come funzionano *davvero* le missioni di salvataggio nel Mediterraneo? Diario di bordo dalla nave di una Ong umanitaria di Giulia Bertoluzzi.
• Le Ong dicono no al “codice di condotta” del Viminale. Perché, e con quali conseguenze? L’intervista a Gabriele Eminente (Medici Senza Frontiere);
• Otto cose che abbiamo imparato dalle carte sul sequestro della Iuventa sulla brutale partita politica per delegittimare l’operato delle Ong nel Mediterraneo, di Marina Petrillo.
4. Tutto quello che c’è da sapere sull’ accordo Italia – Libia
L’altro tema caldo dell’anno è sicuramente quello degli accordi con la Libia per fermare il flusso di migranti dall’Africa (per cui le coste libiche sono il principale punto di partenza). Anche qui, data la complessità e importanza dell’argomento, abbiamo messo insieme per voi una lista di letture fondamentali.
• Tutto quello che c’è da sapere sull’accordo Italia – Libia e quali sono i suoi veri effetti, di Francesca Romana Genoviva;
• Quattro domande cruciali sulla Libia a Nancy Porsia;
• Priorità europee vs realtà libiche, di Daniel Howden;
• Come l’Italia addestra la Guardia costiera libica per fermare i migranti, e perché è una strategia tutta sbagliata, di Francesco Floris;
• Chi comanda davvero il traffico di esseri umani in Libia, di Lorenzo Bagnoli;
• Lettere da Zuwara, la città libica che ha detto basta alle morti in mare, di Marta Bellingreri.
5. Perché sono i nigeriani a venire rimpatriati più spesso?
In Italia arrivano, attraversando il Mediterraneo, tantissimi nigeriani – che però hanno sempre avuto difficoltà a trovare asilo e vengono ora sempre più spesso colpiti da decreti di espulsione. Cosa c’è dietro questa accelerazione dei rimpatri verso la Nigeria, e quanto costa? L’inchiesta di Lorenzo Bagnoli e Matteo Civilini.
6. Minori stranieri soli: finalmente una nuova legge per garantire protezione
Il 2016 era stato l’anno del record assoluto di arrivi di minori stranieri soli in Italia (oltre 25.000, numero mai raggiunto prima). A inizio 2017, con l’approfondimento di Giacomo Zandonini, avevamo dunque voluto mettere insieme dati e considerazioni – sulle cifre sottostimate, il grande problema dell’accertamento dell’età, l’accoglienza che non funziona e la fuga dalle strutture – per riflettere su un fenomeno complesso che ha bisogno di risposte più adeguate.
Poi però è intervenuta una buona notizia: a aprile è stata infatti finalmente approvata la legge di protezione per i minori stranieri soli in Italia. Ecco cosa prevede e perché è tanto importante.
Da accompagnare al reportage della nostra Marina Petrillo sull’esperienza positiva di accoglienza integrata nella Casa Saltatempo di Cinisello Balsamo, dove i giovani migranti soli sono accolti ed accompagnati all’autonomia grazie ad un progetto sostenuto dal Comune.
7. Italiani di fatto, stranieri per legge: l’importanza della riforma della cittadinanza
Seconde generazioni, ancora senza diritti. Sono tantissimi gli “italiani e Italiane senza cittadinanza” – di età diverse, nati nelle città italiane o all’estero, ma tutti cresciuti nel Belpaese. La maggioranza di loro va ancora alla scuola pubblica italiana, una parte è all’università o lavora. Sono tutti italiani con una sola particolarità: non hanno un documento che lo possa testimoniare e sono quindi privi dei diritti che gli spetterebbero.
Ormai da anni si discute di una riforma della legge di cittadinanza che possa risolvere questa situazione paradossale, eppure anche il 2017 – nonostante le proteste e mobilitazioni – si concluderà con un nulla di fatto sul punto. Serena Chiodo ha fatto il punto per noi sulla proposta di riforma e la sua assoluta inderogabilità.
8. Alla fine del viaggio: il disagio psichico dei migranti (e il diritto alla salute che rimane un percorso ad ostacoli)
Traumi e torture che è difficile superare, ancor più nell’incertezza del futuro che accompagna l’attesa dopo aver fatto richiesta di asilo. Soprusi subiti, ricordi incancellabili, nevrosi, sindrome da stress post traumatico, autolesionismo e tentativi di suicidio. Se ne parla poco, ma rappresentano una parte importante del disagio delle persone migranti. L’approfondimento di Matteo Congregalli – che ha parlato con le persone che li assistono nel nord Italia nell’ambito della psichiatria ed etnopsichiatria, e che a volte non riescono a salvarli.
Da accompagnare all’approfondimento di Eleonora Camilli sul diritto alla salute per migranti e richiedenti asilo: secondo la nostra Costituzione, tutte le persone che si trovano sul territorio nazionale, non solo i cittadini, devono poter essere curate. Ma gli stranieri che vivono nel nostro paese ricevono davvero lo stesso trattamento sanitario degli italiani? Per i migranti, i richiedenti asilo o gli irregolari esiste una reale accesso alle strutture pubbliche?
9. Questione di genere: donne richiedenti asilo e vittime di tratta
Le migrazioni forzate sono anche una questione di genere. La migrazione femminile è un fenomeno in parte diverso da quella maschile, tanto per i motivi che spingono a partire (spesso legati a violenze in casa o matrimoni forzati) e per la minore autonomia nel processo decisionale, quanto per i rischi a cui le donne sono esposte: dalla tratta a scopo di prostituzione alle violenze durante il viaggio. L’approfondimento di Francesca Romana Genoviva sulle donne richiedenti asilo e quello di Claudia Torrisi sul viaggio delle vittime di tratta dalla Nigeria a Catania.
10. La casa dov’è, la casa non c’è
Roma è l’unica capitale europea senza un piano ufficiale per l’accoglienza. E questo vuol dire che migranti, richiedenti asilo e rifugiati restano spesso abbandonati – letteralmente – su una strada, senza altra alternativa che le occupazioni abitative (perennemente a rischio di sgombero).
L’inchiesta in tre parti di Eleonora Camilli:
• Roma senza piano accoglienza;
• Storie di rifugiati per strada dopo lo sgombero di via Curtatone;
• Viaggio tra le occupazioni abitative dei rifugiati.
Bonus. Quiz: scopri cosa sai (e non sai) sull’accoglienza in Italia
Chi ha diritto ad avere protezione internazionale in Italia, e cosa significa esattamente? E ancora: Cas, Cara, Sprar, qual è la differenza? Come funziona in pratica l’accoglienza nel nostro paese e quanto ci costa? Ecco 10 domande per mettere alla prova le vostre conoscenze sull’accoglienza in Italia.
Foto di copertina: Francesco Pistilli per Open Migration.
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