1. Da oltre un mese bloccati sulla nave Etienne
Dal 5 agosto la Maersk Etienne è senza un porto dopo compiuto un salvataggio. Sono bloccati da oltre un mese davanti Malta, dopo aver salvato 27 persone tra cui un bambino e una donna incinta a rischio annegamento nel Mediterraneo. Come ricorda Daniela Fassini, la stessa Malta li aveva avvisati, chiedendo di dirigersi verso il gommone in pericolo salvo poi non acconsentire allo sbarco.
«La Maersk Etienne ha rispettato le sue responsabilità ma adesso si trova in uno scaricabarile diplomatico» sostengono Unhcr, Oim e Ics. Che ha scritto a Kitack Lim, segretario generale dell’Organizzazione marittima internazionale (Imo), cioè l’agenzia Onu per la sicurezza della navigazione, sollecitando «un messaggio chiaro agli stati affinché assicurino che i casi di ricerca e soccorso marittimo siano risolti in conformità con la lettera e lo spirito del diritto internazionale», riporta Giansandro Merli su il Manifesto.
Anche Amnesty in un nuovo lavoro di ricerca denuncia il governo di Malta “per aver fatto ricorso a misure pericolose e illegali per la gestione degli arrivi di rifugiati e migranti via mare, esponendo numerose persone a terribili sofferenze e ponendo la loro vita a rischio”
Intanto la situazione a bordo è sempre più difficile e dalla nave comunicano che questa mattina tre migranti si sono lanciati in mare.
#Etienne: situazione a bordo sempre più difficile. @Maersk comunica che questa mattina tre migranti si sono lanciati in mare. Sono stati salvati dall’equipaggio e riportati a bordo. Necessario sbarco immediato dei 27 naufraghi pic.twitter.com/RfgE4hYnJs
— Giansandro (@GiansandroMerli) September 6, 2020
2. L’ombra del razzismo sulla morte di Willy Monteiro Duerte
“In fin dei conti cosa hanno fatto? Niente. Hanno solo ucciso un immigrato”. A pronunciare la frase – secondo il quotidiano Repubblica – sarebbe stato uno dei familiari dei quattro ragazzi accusati per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, barbaramente ucciso a calci e pugni mentre tentava di difendere un amico. In attesa di capire in che misura il colore della pelle di Willy abbia a che fare con quanto accaduto a Colleferro è utile ricordare come il razzismo non sia un aspetto estraneo alle aggressioni e agli episodi di violenza nel nostro paese.
Come denunciava l’associazione Lunaria nel suo “Quinto Libro Bianco sul Razzismo”, il razzismo nel Belpaese non è un fenomeno sporadico e residuale, al contrario è radicato su tutto il territorio nazionale e in ogni livello della società.
https://www.facebook.com/CILDitalia/posts/1696827443804344
3. Siculiana: la fuga dal centro di accoglienza finisce in tragedia
Tragedia nella notte di venerdì scorso a Siculiana, provincia di Agrigento. Un ragazzo eritreo di 20 anni, in fuga dal centro d’accoglienza Villa Sikania, è stato investito da un’auto ed è morto lungo la strada statale 115. Era arrivato nella struttura lo scorso primo di agosto.
Feriti, come riporta il Giornale di Sicilia, anche tre poliziotti che stavo cercando di bloccarlo.
Per quelli che parlano di "fughe"dai centri come se si trattasse di detenuti,provate ad ascoltare le voci della protesta di #Siculiana
Qui parla per la prima volta uno di loro:chiede quali siano i suoi diritti e perché la sua quarantena dura da un mese
👇https://t.co/Kb1D1iSF3b— Eleonora Camilli (@EleonoraCamilli) September 4, 2020
“Siamo in quarantena da quasi un mese. Abbiamo fatto il test per il coronavirus. Non capiamo perché ci tengano qui dentro senza farci uscire, senza darci informazioni, siamo dei detenuti? Io sono qui dentro da 25 giorni, altri da 30. Normalmente la quarantena è di 15 giorni, perché a noi è riservato un trattamento diverso?”. A parlare così è uno dei ragazzi trattenuti nel centro, intervistato da Eleonora Camilli.
4. In Sicilia una task force del governo per gli hotspot
Una task force interministeriale per fronteggiare l’emergenza migranti. Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno istituito un pool per assicurare il supporto ai prefetti delle province della Regione Sicilia interessati dall’attuazione dei necessari interventi di adeguamento delle strutture di accoglienza per migranti.
“La realizzazione di tali interventi – spiega il ministero dell’Interno ad Agi – è legata alla situazione di emergenza sanitaria Covid-19, che impone l’adozione di rigorose misure di prevenzione volte a contenere il rischio contagio, secondo le indicazioni contenute nelle Linee guida nazionali per i profili igienico-sanitari”.
Si continua a parlare di emergenza migranti – questa volta legandola al Covid – ma come ricorda il Deputato Erasmo Palazzotto, “il dato diffusi dal Viminale rispetto al numero di migranti sbarcati dal 1° gennaio al 31 agosto 2020 è di 19.194, che è pari alla somma degli arrivi in tutti i porti italiani, non solo a Lampedusa”. Nel 2016 quel numero era di 115.068 persone.
Non è più tempo di giocare a nascondino su temi centrali come i #DecretiSicurezza.
Ridisegnare nuove ed efficaci politiche migratorie e per la lotta alle disuguaglianze è la grande sfida che ci aspetta nei prossimi mesi.
E non può trovarci impreparati.https://t.co/uy2KdVae17
— Erasmo Palazzotto (@EPalazzotto) September 7, 2020
5. Ad Ancona trovato il cadavere di un ragazzo su una nave proveniente dalla Grecia
Safi Jaued, proveniente dalla Grecia ma di origine afgane, è questo il nome del 24enne trovato morto nella stiva di un traghetto proveniente dalla Grecia e arrivato domenica ad Ancona, il Cruise Europa della Minoanline.
#Ancona Trovato morto un ragazzo afgano su una nave proveniente dalla Grecia. La fortezza Europa uccide di nuovo.
Aveva solo 24 anni, si chiamava Safi Jaued
Di @AmbdeiDiritti https://t.co/DPQ1tLOJwX pic.twitter.com/FD3P9PC4i0— Melting Pot Europa (@MeltingPotEU) September 8, 2020
Si tratta dell’ennesima vittima della rotta Balcanica che, denuncia l’associazione Ambasciata dei Diritti, tra gennaio 2019 e marzo 2020 ha registrato 205 respingimenti ufficiali nel solo porto dorico.
6. Bus separati per i migranti: ecco la proposta shock della lega
“Sgomitano e vista la loro stazza occupano troppo posto, rischio assembramento per gli studenti”. Sono queste le motivazioni con cui gli esponenti della Lega della prima Val Brembana hanno giustificato la loro richiesta al prefetto di Bergamo.
La soluzione ideale? “Che il centro di accoglienza immigrati disponga un servizio bus solo per i richiedenti asilo”. L’idea per quanto riprovevole non è nuova, come ricorda Matteo Pucciarelli su Repubblica, nel 2009 “l’allora consigliere comunale della Lega Nord Salvini lanciò la sua provocazione: carrozze del metrò per i soli milanesi, e altre a parte per gli extracomunitari”.
#Lega – per i richiedenti asilo, bus in orari diversi rispetto a quelli degli studenti. Meglio ancora se per loro venissero organizzato un trasporto alternativo.
A forza di sdoganare e lasciar fare, tutto diventa possibile#Apartheid https://t.co/W2p1swMlUi
— Baobab Experience (@BaobabExp) September 6, 2020
7. Il Mediterraneo perde gli occhi di Moonbird
“Il Governo italiano ha chiuso i nostri occhi sul Mediterraneo centrale, da venerdì il nostro aereo di monitoraggio civile non può più alzarsi in volo da Lampedusa. Ora il Mediterraneo è un buco nero”. Con queste parole Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch, denuncia il nuovo stop da parte dell’Enac dell’elicottero Moonbird, che monitora il tratto di mare tra l’Italia e la Libia per avvistare le imbarcazioni in pericolo.
Il governo italiano ha chiuso i nostri occhi sul Mediterraneo impedendo a #Moonbird di volare.
Da giugno abbiamo effettuato 47 missioni e avvistato ~ 2600 persone in pericolo chiedendone il soccorso immediato.
Lo prescrive la legge, eppure è proprio questo a venirci contestato pic.twitter.com/rwmbFSi9TB
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) September 8, 2020
Come ricorda Eleonora Camilli su Redattore Sociale, da giugno il velivolo ha effettuato 47 missioni e avvistato 2.600 persone in pericolo, chiedendo poi alle autorità di attivarsi per il soccorso in mare.
8. Crisi rifugiati 2015: un’analisi sull’accoglienza tedesca
Alla fine di Agosto del 2015 la cancelliera tedesca Angela Merkel pronunciò uno dei suoi discorsi più celebri. Riferendosi alla crisi rifugiati che stava attraversando l’Europa disse che il suo paese era forte abbastanza e che poteva farcela ad accogliere migliaia di richiedenti asilo. Nello stesso periodo il Presidente Trump utilizzava la paura derivante dagli attentati in Europa dell’Isis per cancellare il programma di accoglienza degli Stati Uniti. Cinque anni dopo chi ha avuto ragione? Un’interessante analisi di Ishaan Tharoor sul Washington Post.
9. In Grecia il governo utilizza il Coronavirus per aumentare le restrizioni nei confronti dei migranti
Il primo caso di Coronavirus registrato nel campo profughi di Moria a Lesbo – dove poco meno di 13.000 persone vivono in uno spazio progettato per 3.000 – sta facendo temere che il governo usi la pandemia come pretesto per trasferire i migranti in strutture chiuse. Notis Mitarachi, il ministro delle migrazioni, ha raccontato che la situazione del Coronavirus ha dimostrato la necessità di strutture “chiuse e controllate”. Come spiega Katy Fallon per il Guardian, il ministero delle migrazioni ha anche rilasciato una dichiarazione giovedì in cui si dice che i piani per la creazione di strutture chiuse nelle isole di Lesbo e Chios stanno progredendo, mentre le ONG temono che il virus sia solo un pretesto per aumentare restrizioni.
Intanto proprio il campo di Moria è stato parzialmente evacuato a causa di vasti incendi che lo hanno colpito nella notte.
Foto di copertina via Twitter