25 gennaio 2022
1. Avversione verso le persone immigrate: l’Italia è al quarto posto al mondo
Migranti e immigrazione non occupano più le prime pagine dei giornali, ma il termometro della xenofobia nel nostro Paese continua costantemente a crescere con il 79 per cento degli italiani che mostrerebbe segni di tensione verso gli immigrati.
L’Italia supera in questa speciale classifica Gran Bretagna e Stati Uniti: peggio di noi solo Sud Africa (89 per cento), Belgio (81) e Perù.
2. Abdul, evacuato da Kabul, è finito nel CPR di Gradisca d’Isonzo
Abdul è stato evacuato da Kabul dopo il ritorno dei Talebani, ma invece che accoglienza, in Italia ha conosciuto la detenzione nel CPR di Gradisca d’Isonzo.
Il 9 dicembre Abdul viene accompagnato su un aereo civile con destinazione Venezia: “Avevo due poliziotti al mio fianco e le manette ai polsi per tutto il viaggio – racconta. Una volta arrivato in aeroporto, i poliziotti italiani mi hanno detto che avrei dovuto fare un mese di quarantena e mi hanno portato in un altro centro”. Abdul non capisce subito in quale luogo si trovi. Contatta il cugino, in Italia da diversi anni, che cerca di capire dove sia. “Non era chiaro dove fosse. Le comunicazioni erano molto difficili, anche perché aveva il cellulare per pochissimo tempo durante il giorno”, riporta il giornalista Luca Rondi su AltrEconomia. Arrivato al CPR di Gradisca d’Isonzo, Abdul è rimasto per 26 giorni in una cella in cui era costretto a dormire con altre 13 persone.
Ad aggravare la vicenda, come spiega l’avvocata di Asgi Caterina Bove, la segnalazione che Abdul non volesse chiedere asilo in Italia, quando in realtà si trattava di un richiedente asilo a tutti gli effetti, già accolto in un centro prima di essere stato evacuato dalle autorità italiane da Kabul.
La storia di Abdul – ora finalmente libero – è soltanto l’ennesimo episodio di violazione dei diritti consumata ai danni di un migrante e perpetrata in un Cpr. Al tema la Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili ha dedicato un ampio report “Buchi Neri: la detenzione senza reato nei Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR)”ora facilmente consultabile a questo sito.
3. Grecia: un nuovo programma di intelligenza biometrica mina i diritti dei migranti
La Grecia sta investendo in un nuovo programma di polizia per scansionare i volti e le impronte digitali delle persone. Programma che, come protestano le associazioni umanitarie, non sarebbe coerente con gli standard internazionali sui diritti umani sulla privacy e che potrebbe amplificare la discriminazione in corso.
L’Ong Human Rights Watch riporta che negli ultimi anni, la polizia greca ha effettuato arresti e perquisizioni abusive e spesso discriminatorie nei confronti di migranti e altre popolazioni emarginate. Questo nuovo programma molto probabilmente faciliterebbe e aumenterebbe la pratica illegale di profilazione razziale – ossia la perquisizione o l’arresto di persone sulla base di suggestioni legate unicamente all’etnia e/o alla provenienza. Il programma costerà circa 4,5 milioni di euro, il 75% dei quali finanziato dal Fondo per la sicurezza interna della Commissione Europea.
L’utilizzo dell’intelligenza biometrica per scopi securitari e discriminatori è ormai una prassi utilizzata dai Paesi membri dell’Ue nonostante l’articolo 17 del Patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR) sottolinei l’importanza del diritto alla privacy che “non può essere soggetta interferenze arbitrarie o illegali”.
4. Ancora naufragi al largo delle Isole Canarie
Più di 40 persone, tra cui tre bambini, hanno perso la vita mentre si dirigevano verso le Isole Canarie a bordo di un’imbarcazione. Lo riporta l’ong spagnola Caminando Fronteras.
Secondo Helena Maleno, portavoce dell’ong, la nave trasportava 30 uomini, 20 donne e 3 bambini, di loro solo dieci persone sono state salvate nei pressi della costa di Tarfaya in Marocco. Si tratta dell’ennesimo naufragio sulla cosiddetta rotta atlantica, attraversata ogni anno da migliaia di migranti che intraprendono un viaggio rischioso, sperando di raggiungere l’Europa.
Secondo Caminando Fronteras oltre 4 mila migranti sono morti o sono scomparsi l’anno scorso mentre cercavano di raggiungere la Spagna, il doppio rispetto al 2020.
⚠️ 2021 ha sido el año más trágico en nuestras fronteras: 4404 personas han muerto en su intento de alcanzar España #DerechoAlaVida2021 pic.twitter.com/Unjz0eXvuV
— Caminando Fronteras (@walkingborders) January 3, 2022
5. L’Italia ha bisogno di medici ma non assume quelli stranieri
L’Italia ha bisogno di medici, ma non assume quelli stranieri.https://t.co/JWociUvPbc
— Andrea Capocci (@andcapocci) January 19, 2022
6. Ancora diritti negati ai migranti in Italia: tra violenze e sfruttamento
Un lavoratore migrante impiegato nei campi vicini al ghetto di Rignano ha affermato di essere stato sfruttato e picchiato insieme ad altri compagni.