1. Morire per raggiungere l’Italia
L’Italia è (di nuovo) in prima linea nella cosiddetta “crisi dei rifugiati” europea. Due i record di quest’anno: più di 174.000 persone hanno raggiunto il nostro paese attraverso la pericolosa rotta mediterranea centrale, e oltre 4.700 hanno perso la loro vita nel tentativo di farlo (mai così tanti prima, perché?).
L’articolo di Oscar Webb per Vice News.
2. L’inverno sta arrivando, in mezzo al mare
Le disperate traversate dei migranti attraverso il Mediterraneo continuano nonostante l’arrivo dell’inverno. Ecco come il freddo e il brutto tempo aumentano ulteriormente i rischi della più pericolosa rotta migratoria: l’articolo di Lizzie Dearden per l’Independent.
3. Diritto d’asilo in Italia: chi lo chiede, chi lo decide
Jim Yardley sul New York Times racconta il funzionamento delle commissioni territoriali in Italia da una prospettiva inusuale: così funziona il diritto d’asilo in Italia, visto dal punto di vista di chi deve decidere se concederlo o negarlo.
4. La crisi in Grecia: i rifugiati lasciati soli tra freddo e frustrazione
La situazione in Grecia per le migliaia e migliaia di richiedenti asilo diventa ancora più preoccupante con lo scendere delle temperature. Il reportage di Marianna Karakoulaki e Dimitris Tosidis da quattro campi profughi greci per Deutsche Welle(da leggere insieme all’analisi di Bernd Riegert su come la Grecia sia stata lasciata completamente sola nella gestione dell’emergenza umanitaria).
5. In fuga dalla Grecia
Le condizioni nei campi profughi e nei centri d’accoglienza della Grecia sono tali che numerosi richiedenti asilo finiscono per fuggire e tentare la fortuna da soli. Il reportage di Nektaria Stamouli per il Wall Street Journal documenta la scomparsa di oltre 13.000 richiedenti protezione in Grecia.
6. Rispedire i rifugiati in Grecia, il preoccupante via libero europeo
Secondo la Commissione Europea, la situazione in Grecia è tale da consentire la ripresa dei trasferimenti di richiedenti asilo da altri paesi UE in conformità al regolamento di Dublino (che sono sospesi dal 2011 per le condizioni inaccettabili dei centri di accoglienza ellenici). Le organizzazioni per i diritti umani non sono però affatto d’accordo con questa valutazione. L’articolo di Harriet Agerholm per l’Independent e l’articolo di Florian Eder per Politico.
7. La relocation ancora non decolla, ma Avramopoulos è ottimista
Ad oltre un anno dal lancio del programma di relocation europea, gli stati UE hanno accolto solo 8.162 persone provenienti da Grecia e Italia: appena il 5% dei 160.000 promessi. Ciononostante il commissario europeo per le migrazioni Dimitris Avramapoulos rimane ottimista sulle possibilità di successo dello schema di solidarietà condivisa – e noi speriamo che il futuro gli dia ragione. L’articolo di Jennifer Rankin per il Guardian.
8. L’insanguinato confine della Turchia
Mentre il presidente turco minaccia l’Europa usando i migranti come merce di scambio, nessuno parla di quello che succede al mortale confine con la Siria, sigillato (anche) per volere dell’Europa: qui chi prova a passare spesso non sopravvive. L’articolo di Riham Alkousaa e Maximilian Popp per Spiegel.
9. L’inferno dei rifugiati in Australia
La crisi globale dei rifugiati non conosce più crudele esercizio in crudeltà della pratica australiana della detenzione dei migranti su isole dimenticate dagli uomini e dalla loro legge, scrive Roger Cohen nel suo reportage da Manus Island per il New York Times.
10. Il valore della società civile nella gestione della crisi
Questo Natale il Guardian e l’Observer lanciano una campagna a sostegno di piccole organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti dei piccoli rifugiati.
L’articolo di Patrick Kingsley per il Guardian racconta l’impegno del gruppo di volontari Help Refugees, sottolineando l’importanza e il valore di questa e le tante altre iniziative nate dal basso in Europa.
IMMAGINE DI COPERTINA: Rifugiati allo sbarco in Grecia. Foto: CAFOD Photo Library.